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I Pink Floyd di nuovo insieme a favore dell’Ucraina

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Pink Floyd
Foto da Profilo Instagram Pink Floyd

Dopo 28 anni i Pink Floyd tornano di nuovo insieme con il brano “Hey Hey Rise Up'” a favore dell’Ucraina

I Pink Floyd di nuovo insieme con il brano “Hey Hey Rise Up’” a favore dell’Ucraina. Si tratta della prima nuova musica originale registrata dalla band, dai tempi di The Division Bell del 1994.

Il gruppo il 12 marzo aveva annunciato il ritiro della sua musica da tutte le piattaforme russe e bielorusse in segno di protesta contro l’invasione dell’Ucraina.

La traccia vede la collaborazione di David Gilmur e Nick Mason con il bassista Guy Pratt, il compositore britannico di origini indiane Nitin Sawhney alle tastiere, e, con una performance vocale di Andriy Khlyvnyul, della band ucraina BoomBox. Il quale, come riporta anche l’edizione di ieri della testata giornalistica “la Repubblica”, ha lasciato il tour che stava svolgendo in America e Canada, per tornare in Ucraina a difendere il suo paese.

La traccia, registrata lo scorso 30 marzo, utilizza la voce di Andriy estrapolata da un suo post Instagram che lo immortala mentre canta a Sofiyskaya Square a Kiev.

Il titolo del singolo dei Pink Floyd viene preso dall’ultima frase della canzone Oh, The Red Viburnum In The Meadow brano ucraino folk di protesta scritto durante la prima guerra mondiale.

Gilmour ha parlato del disco durante un’intervista dichiarando: “Mi auguro una grande visibilità per questa canzone. Vogliamo raccogliere fondi per beneficenza e mostrare a tutto i mondo il nostro supporto all’Ucraina”. Hai poi continuato parlando del video: “Abbiamo costruito tutto il set in un giorno e fatto cantare Andriy sullo schermo mentre noi quattro suonavamo in diretta. Avevamo un cantante, anche se fisicamente non con noi”.

La copertina del disco, creata dall’artista cubano Yosan Leon, è un riferimento alla donna che distribuiva semi di girasole ai soldati russi, dicendogli di portarli nelle loro tasche, in modo che poi una volta perso la vita, i girasoli sarebbero cresciuti.

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