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Mattarella risponde agli studenti della sapienza sul conflitto a Gaza: “richiesto un immediato cessate il fuoco

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foto da redazione

Il presidente Mattarella è stato ieri accolto all’interno dell’università di Roma “La Sapienza” invitato a prendere posizione sul conflitto a Gaza

Roma – Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha risposto senza mezzi termini agli studenti dell’Università La Sapienza che lo avevano invitato a prendere posizione sul conflitto a Gaza. Durante la Giornata del Laureato, nell‘Aula Magna del Rettorato, il Capo dello Stato ha ribadito la sua richiesta per un immediato cessate il fuoco.

All’esterno, i collettivi studenteschi avevano organizzato un presidio con striscioni e cori. La lettera pubblicata il giorno precedente invitava Mattarella a parlare direttamente al presidio. Tuttavia, il Presidente ha preferito rispondere dalla sede istituzionale dopo l’intervento della Rettrice Antonella Polimeni.

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Una lettera mi ha sollecitato a non includermi in quella che è stata definita la ‘Torre d’avorio del Rettorato’. Venendo ho visto un cartello che mi chiedeva cosa pensassi di cosa avviene a Gaza. Non voglio lasciarla senza risposta“, ha dichiarato Mattarella, riferendosi ai suoi precedenti interventi su piattaforme internazionali, incluso il discorso all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite e una lettera inviata al Presidente della Repubblica israeliano.

“Per la nostra Repubblica, tutte le violazioni dei diritti umani vanno contrastate, sempre e ovunque”, ha affermato con fermezza. Il Presidente ha poi esteso la sua posizione ai rapporti accademici tra gli atenei, un tema che ha suscitato ulteriori reazioni tra gli studenti. Nonostante la chiarezza delle sue parole, la contestazione fuori dall’edificio non si è placata.

Gli studenti, tenuti a distanza dalle transenne presidiate dalle forze dell’ordine, hanno accolto Mattarella con qualche “buu“, lanciando aereoplanini di carta e ripetendo i loro slogan contro il “genocidio a Gaza” e i rapporti delle università italiane con le industrie belliche e con Israele. Uno striscione accusava: “Italia e Sapienza complici del genocidio”.

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In Aula Magna, mentre risuonavano le musiche di protesta del presidio, Mattarella ha continuato il suo intervento non previsto. “Il rispetto del diritto umanitario è nella nostra Costituzione e per la Repubblica italiana vale in ogni direzione”, ha sottolineato. Ha parlato delle sofferenze delle “popolazioni civili” a Gaza, menzionando anche i ragazzi uccisi al rave del 7 ottobre, i bambini sgozzati, il caso di Mahsa Amini, e le ragazze afghane private del diritto allo studio. “La dignità umana, la rivendicazione della libertà, la condanna della sopraffazione, il rifiuto della brutale violenza non cambiano valore a seconda dei territori, a seconda dei confini tra gli Stati, a seconda delle relazioni internazionali tra parti politiche o movimenti”, ha precisato.

Il Presidente ha poi riflettuto sul ruolo delle università: “Sono la sede del libero dibattito e talvolta anche del dissenso dal potere”. Ha evidenziato l’importanza del dialogo e ha criticato l’isolamento delle università voluto dal “peggiore” potere.

All’esterno, gli studenti hanno cercato di intercettare l’uscita del Presidente, ma Mattarella era già uscito da un’altra parte dell’edificio. Nonostante i cori di contestazione e qualche momento di tensione con le forze dell’ordine, la manifestazione si è conclusa con il ritorno degli studenti alle tende del presidio.

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La visita di Mattarella ha dunque segnato un momento di confronto intenso, in cui il Presidente ha voluto ribadire la posizione della Repubblica Italiana sui diritti umani e il ruolo cruciale del dialogo e del dissenso nelle università.

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