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Aggressioni ai Medici. SMI: Emergenza nazionale

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Sindacato Medici Italiani

Aggressione ai Medici. Onotri segretario generale SMI: La sicurezza di chi esercita la professione medica e sanitaria è diventata una questione nazionale


Aggressioni ai medici, per Il Sindacato dei Medici Italiani la sicurezza del personale è diventata una emergenza Nazionale. Lo afferma chiaramente in una nota inviata in redazione.

“Il decesso di Barbara Capovani, la psichiatra 55enne, mamma di tre figli, aggredita, a Pisa venerdì scorso all’esterno dell’ospedale Santa Chiara sembrerebbe da parte di un suo ex paziente, addolora tantissimo e colpisce tutti i medici”. Lo afferma Pina Onotri, segretario generale dello Smi.

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“La sicurezza di chi esercita la professione medica e sanitaria è diventata una questione nazionale – aggiunge – drammaticamente attuale e rappresentativa di una grave regressione sociale e culturale del nostro Paese. Il caso drammatico di Pisa mette insieme una violenza che ha origini in fattori patologici ma che si alimenta con una cultura delinquenziale, che si scaglia soprattutto contro le donne medico, che risultano essere ben quattro uccise nel nostro Paese, negli ultimi tempi, in un triste primato”.

Secondo Onotri, “i Centri di Salute Mentale (CSM) nel nostro Paese sono da molti anni sottofinanziati e sono peggiorate delle condizioni lavorative e contrattuali dei dirigenti medici che operano nel settore. Davanti a tragedie come quella di Pisa servono segnali di cambiamento che rilancino la prevenzione, la cura e riabilitazione psichiatrica che operano sul territorio”

Aggressione a Quarto

In serata la notizia della aggressione ad una dottoressa in Campania una donna medico di medicina generale nel suo studio a Quarto.

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La Segreteria Provinciale dello Smi di Napoli con Ernesto Esposito “oltre ad esprimere la solidarietà di tutto il sindacato alla collega aggredita evidenzia  che negli ultimi giorni si stanno registrando molti tentativi di aggressioni  ai medici di medicina generale per i certificati di malattia, ed anche per i piani terapeutici di Eparina non redatti da altri medici come prevede la normativa Regionale in vigore  e le cui omissioni  determinano poi  pretese ed aggressioni nei confronti dei medici di medicina generale”

“Auspichiamo una nuova legge Nazionale che ci tuteli maggiormente ed in una drastica riduzione dei carichi burocratici che diventano anche motivo di conflitto con il paziente” conclude la nota dello Smi di Napoli.

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