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“Una vita in breve, Versi surreali e non” di Tiziana di Molfetta

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Una vita in breve

“Una vita in breve, versi surreale e non” è una raccolta di poesie in cui l’autrice Tiziana Di Molfetta, guidata dalle emozioni, ricostruisce la sua vita

Una vita in breve, Versi surreali e non è la prima silloge pubblicata dalla poetessa Tiziana Di Molfetta.

È una raccolta di poesie inedite che, con brevità, e guidata soltanto dalle emozioni, ricostruisce in qualche modo la vita dell’autrice.

Una vita che per tanto tempo ha continuato a scorrere e procedere nello stesso modo, fatta di obblighi e responsabilità, e che d’un tratto ha trovato il proprio riscatto nel cambiamento, nel coraggio di lasciare la strada nota per una inedita e sicuramente più insicura.

I versi di Tiziana Di Molfetta sono immediati, al punto che la sua potrebbe essere considerata quasi sotto il fenomeno dell’istant-poetry che ha saputo riportare luce sulla poesia.

Lo sappiamo, al giorno d’oggi la poesia non è un genere frequentato molto spesso, ma le parole in versi di Di Molfetta si consegnano al lettore con estrema onestà, e soprattutto dimostrando il potere della poesia di rievocare emozioni, difficoltà e sensazioni di cui, almeno una volta, ognuno di noi si è sentito in balia.

L’opera di Tiziana di Molfetta è suddivisa in due parti: una intitolata Delle passioni, l’altra Del dove e del quando. Una distinzione tematica che incoraggia il lettore a orientarsi nella lettura poetica che ricompone la breve vita protagonista della silloge. Inoltre, Di Molfetta non ci racconta solamente di emozioni positive.

Nelle parole poetiche che sceglie, infatti, con cura per condensare ciò che intende comunicare, trovano spazio anche sentimenti spesso esclusi da un certo tipo di poesia: dalla noia alla rabbia, dalla vendetta fino allo sconforto più abissale.

Sarà forse per questa capacità di Di Molfetta di donare alla poesia un linguaggio semplice che si svela attraverso figure e accostamenti quotidiani che, quando si termina di leggere Una vita in breve, non si può che riporlo sul comodino in attesa di un altro momento libero per sottrarre parole ed emozioni alle pagine.

Di Molfetta mescola sapientemente onirismo e realtà, dando vita a un verbo poetico che plana oltre le pagine, il cui messaggio si ritrova dal primo all’ultimo verso: quando la vita diviene caotica e castrante, e si perde il senso dei passi che si compiono, l’unico modo per ritornare a riva è cercare i punti fermi della nostra esistenza. Perché a valere, in fin dei conti, non sono certo le cose grandi, auliche, le mansioni importanti e il lavoro dei nostri sogni, quanto piuttosto il momento in cui, finito il lavoro, si rientra a casa e ci si guarda allo specchio. Da soli. Nudi con noi stessi. Spogliati delle maschere che indossiamo in un mondo che a volte non ci dà tregua.

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