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Politica

Showdown al Ministero della Cultura: dimissioni di Francesco Spano e polemiche Politiche

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Le dimissioni di Francesco Spano, capo di gabinetto del ministro Giuli, alimentano polemiche e divisioni nel governo Meloni

Le dimissioni di Francesco Spano, capo di gabinetto del ministro Alessandro Giuli, segnano un nuovo capitolo nel turbolento panorama politico del governo Meloni. Questa vicenda arriva a seguito di polemiche e indiscrezioni che si sono intensificate dopo il controverso Boccia-gate“. Spano, già braccio destro di Giuli al Maxxi, ha rinunciato all’incarico meno di dieci giorni dopo la sua nomina, dichiarando di essere stato vittima di “sgradevoli attacchi personali” che compromettevano la sua serenità necessaria per svolgere il ruolo.

La Reazione di Giorgia Meloni

La premier Giorgia Meloni ha preso le distanze dalla vicenda, dichiarando: “Non ho parlato con Giuli né quando lo ha nominato né quando si è dimesso Spano”. La presidente del Consiglio ha evidenziato come segua solo le notizie sui media e ha confermato che ci fossero state preoccupazioni all’interno di Fratelli d’Italia riguardo alla nomina. La questione ha suscitato una reazione immediata, in particolare per un’inchiesta di Report che andrà in onda domenica, e che potrebbe rivelare un conflitto di interesse legato a Spano.

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Il Caso del Conflitto di Interesse

Secondo quanto anticipato, mentre Spano era segretario generale del Maxxi, il suo compagno, Marco Carnabuci, ricopriva il ruolo di consulente legale del museo. Giuli ha espresso la sua solidarietà nei confronti di Spano, descrivendo il clima attorno a lui come “barbarico”. Tuttavia, Meloni ha cercato di ridimensionare la questione, affermando che il conflitto di interesse citato risale a un periodo in cui Spano non era coinvolto con il museo e che nessuna nomina era stata effettuata da Giuli.

L’ex presidente del Maxxi, Giovanna Melandri, ha ulteriormente chiarito che Carnabuci era stato chiamato nel giugno 2018, prima che Spano fosse associato al museo. Ha descritto la situazione attuale come un “orribile regolamento di conti” da parte di una destra omofoba, sottolineando l’incapacità del governo di gestire le politiche culturali con rigore e trasparenza.

Fratture e Nervosismo nel Governo

Le dimissioni di Spano giungono dopo un cambio al vertice del Ministero della Cultura, con il precedente capo di gabinetto, Francesco Gilioli, rimosso per mancanza di fiducia. Nonostante il sostegno di Giuli, l’atmosfera nel partito di Meloni appare tesa, con apparenti schieramenti che riflettono dissidi interni.

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La questione ha anche generato tensioni in Parlamento, dove il comportamento di alcuni membri di Fratelli d’Italia ha sollevato preoccupazioni. Insulti omofobi nei confronti di Spano sono emersi in chat interne al partito, alimentando ulteriormente le polemiche.

La Reazione della Società Civile

Intanto, l’associazione Pro Vita & Famiglia ha accolto le dimissioni di Spano come una vittoria, chiedendo a Giuli di scusarsi con gli elettori di centrodestra per quella che definiscono una “fallimentare gestione politica”.

La situazione, dunque, si presenta complessa e destinata a evolversi ulteriormente, mentre Report prepara un servizio che promette di rivelare ulteriori dettagli sui legami tra il ministero e il controverso passato di Spano. La tensione all’interno di Fratelli d’Italia e le critiche alla gestione del ministero delle Culture rappresentano un campanello d’allarme per il governo Meloni, già alle prese con una serie di sfide interne ed esterne.

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