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In Iran, pene fino a 10 anni di reclusione per le donne senza hijab

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In Iran, l’inasprimento delle punizioni per l’assenza di hijab: un cambiamento che solleva interrogativi sulla libertà personale

L’Iran è stato da tempo al centro delle discussioni internazionali per la sua politica rigida in materia di hijab e castità. Fin dalla fondazione della Repubblica islamica, l’obbligo per le donne di indossare il velo in pubblico è stato una parte integrante del tessuto sociale e legale dell’Iran. Tuttavia, di recente, il governo iraniano ha preso misure drastiche per rafforzare queste regole, suscitando un acceso dibattito sia a livello nazionale che internazionale.

Nuove Leggi sull’Hijab

Nel settembre 2023, il parlamento iraniano ha approvato una nuova legge mirata a “sostenere la cultura della castità e dell’hijab” nel paese. Questa legislazione ha introdotto pene significativamente più severe per coloro che violano le regole sull’abbigliamento e l’hijab in pubblico. Le punizioni vanno dalla detenzione fino a 10 anni per chiunque non osservi i nuovi regolamenti, con l’aggravante della “collaborazione con governi, reti, agenti e media stranieri”. Questo rappresenta un significativo inasprimento rispetto alla precedente pena di detenzione, che variava da 10 giorni a 2 mesi.

Le trasgressioni alle nuove norme possono anche comportare multe fino all’equivalente di 6.000 dollari, il licenziamento dal lavoro, la confisca delle automobili, la chiusura di esercizi commerciali, il sequestro del passaporto e il divieto di lasciare il Paese dai sei mesi ai due anni.

Definizione dell’Abbigliamento Improprio

Un aspetto rilevante di questa nuova legge è la definizione di “abbigliamento improprio”, che include abiti succinti, attillati o che mostrano parti del corpo al di fuori dei limiti specificati (collo, caviglie, avambracci). Questo amplia notevolmente il campo di applicazione delle leggi sull’abbigliamento, rendendo le donne più vulnerabili alle sanzioni governative.

Inoltre, la legge prende di mira anche coloro che “insultano o deridono l’hijab nello spazio virtuale o non virtuale, promuovono la nudità e l’indecenza”, minacciando di multe o sequestro del passaporto fino a due anni.

Implicazioni sull’Educazione, i Media e il Turismo

La nuova legislazione impone direttive precise a vari ministeri, tra cui quello della Pubblica Istruzione, che è incaricato di promuovere uno “stile di vita islamico, orientato alla famiglia, e la cultura della castità e dell’hijab” in tutti i livelli educativi. Anche i media sono tenuti a promuovere lo “stile di vita islamico”, evitando la promozione di contenuti sessuali o contrari ai valori familiari.

Inoltre, il ministero dell’Economia e delle Finanze deve vietare l’importazione di prodotti che promuovono la nudità e l’indecenza, mentre il dicastero del Turismo è incaricato di sviluppare gite e tour basati sul “modello islamico dell’Iran”.

Applicazione delle Nuove Regole

Le forze di polizia e il Corpo delle Guardie della Rivoluzione islamica sono responsabili dell’applicazione di queste leggi, utilizzando telecamere di sorveglianza e intelligenza artificiale per monitorare il rispetto delle nuove regole. Tuttavia, il testo della legge deve ancora essere convalidato dal Consiglio dei Guardiani della Costituzione e prevede un periodo sperimentale di tre anni prima di diventare definitivo.

Risposte alla Nuova Legge

La nuova legislazione ha suscitato una serie di reazioni in Iran e nel mondo. Molti cittadini iraniani ritengono che queste restrizioni siano eccessive e rappresentino una violazione delle libertà personali delle donne. Le proteste contro l’obbligo dell’hijab erano già scoppiate in passato e si sono intensificate dopo la morte di Mahsa Amini nel 2022.

Tuttavia, il governo iraniano rimane saldo nella sua posizione, negando le accuse di abusi contro le donne e difendendo le nuove leggi come necessarie per preservare la cultura della castità e dell’hijab.

Le nuove leggi sull’hijab in Iran rappresentano un’inversione di tendenza rispetto agli sforzi precedenti per allentare alcune delle restrizioni sull’abbigliamento delle donne. Queste leggi sollevano importanti questioni sui diritti delle donne, la libertà personale e la relazione tra religione e governo in Iran. Il loro impatto sul paese e sulla società continuerà a essere oggetto di dibattito e discussione a livello nazionale e internazionale.

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