Cronaca
Uccisa l’orsa Amarena in Abruzzo
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1 anno fail
Uccisa l’orsa Amarena in Abruzzo. Task force di 100 uomini per la ricerca dei cuccioli, impiegati anche i droni
La notizia scioccante dell’uccisione di Amarena ha scosso profondamente la comunità. L’animale è stato vittima di colpi di arma da fuoco, sparati da un uomo nella periferia della città.
L’uomo, identificato dalle autorità del Parco e successivamente dai Carabinieri, ha giustificato il suo gesto come un atto impulsivo e istintivo, scusandosi e affermando di aver sparato per paura. Questo tragico episodio ha destato indignazione e preoccupazione tra coloro che hanno sempre difeso la conservazione della fauna selvatica.
Amarena era una delle femmine più prolifiche d’orso, contribuendo alla preservazione della specie. Nonostante occasionali danni alle attività agricole e zootecniche, il Parco aveva sempre provveduto a indennizzare i danni subiti, dimostrando che non c’era motivo alcuno per giustificare l’uso della forza letale.
La morte di Amarena ha lasciato due cuccioli orsi spaventati e spaesati, che ora sono in pericolo dopo la perdita della loro madre. Le forze dell’ordine stanno mobilitando una task force composta da oltre 100 uomini, tra carabinieri e forestali, utilizzando droni e altre apparecchiature per cercare di localizzare e proteggere i due cuccioli.
Questo tragico evento è un duro colpo alla popolazione di orsi e alla conservazione della fauna selvatica, richiamando l’attenzione sulla necessità di una maggiore protezione e consapevolezza riguardo alla coesistenza tra l’uomo e la natura. La comunità locale e le autorità sono unite nell’assicurare che giustizia sia fatta per Amarena e che i cuccioli siano messi al sicuro.
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