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Giffoni: il martedì ci vestiamo di Rosa
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Giffoni: il martedì ci vestiamo di rosa. Tra ospiti e proiezioni, il racconto della sesta giornata, tra le più attese al festival
Partiamo da Simona Tabasco. L’attrice napoletana arriva a Giffoni per festeggiare la recente nomination agli Emmy come attrice non protagonista in una serie drammatica per il ruolo in White Lotus. In realtà il suo può essere definito un ritorno, perché fu proprio grazie alla collaborazione col festival che la Tabasco comprese da adolescente di voler diventare attrice.
Durante l’incontro con i ragazzi ha raccontato della vita nei set televisivi, ricordando l’esperienza di vestire le parti di un medico durante una vera pandemia. Purtroppo Simona ha anche rivelato che non tornerà nella nuova stagione di Doc e che per ora non può parlare dei suoi progetti futuri.
Antonio Albanese ha tenuto un workshop con la giuria +18. Fondamentale per un attore circondarsi di tante personalità diverse, così da poter creare personaggi che siano veritieri. In effetti è proprio la sua capacità di immedesimarsi nelle maschere che porta a renderlo così amato dal pubblico italiano.
Quale giornata migliore per discutere di musica con Rosa Chemical. Reduce da un doppio disco di platino per Made in Italy, l’artista parla del successo dopo Sanremo.
“Con il festival il bacino di utenza si è allargato […] Io sono molto contento che certi temi tocchino veramente tutti”
È proprio per i temi che tratta che spesso viene definito come un artista trasgressivo. Ma più che portare avanti comportamenti rivoluzionari, il suo obiettivo è quello di normalizzare argomenti che ancora oggi sono stigmatizzati, in quanto “tutti devono lottare per la propria libertà in tutto e per tutto”
Durante l’intervista si è parlato anche di politicamente scorretto. Secondo il cantante il politicamente corretto non deve snaturare l’artista, a volte autolimitarsi non è sinonimo di censure se si rimane fedeli a se stessi.
In vista della proiezione serale, gli è stato chiesto in quale Barbie si rivedesse, ma in realtà ha affermato che lui si sente più una Bratz.
Arrivati finalmente alla sera, la sala Truffaut si tinge di rosa per accogliere Barbie. La pellicola di Greta Gerwig è già disponibile nelle sale italiane, conquistando recensioni positive e numeri da capogiro. Con la visione del film si viene trasportati nel mondo pastello dell’iconica bambola, dove Barbie, una tra tante, si renderà conto che neanche le donne di plastica possono sfuggire alle aspettative imposte dalla società.
Un cast straordinario, costumi impeccabili e una giusta dose di comicità, fanno si che Barbie sia e continuerà ad essere il film più discusso dell’anno.
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