News
Lupi del Sud, intervista all’Avv. Stefano Bouché
Pubblicato
1 anno fail
L’Avvocato Stefano Bouché è uno dei principali esponenti di Lupi del Sud un movimento che nasce per dare spinta autonomista al Sud Italia
Avvocato ci parli un po’ di lei
Sono avvocato da 15 anni e dopo 5 anni ad aver lavorato per altri avvocati, a fare l’apprendista stregone, ho aperto il mio studio con alcuni amici, proprio dove volevo … ovvero dove sono cresciuto: nel mio quartiere, il Vomero, e nello specifico a Via Francesco Cilea. Davvero una delle cose che ho sempre desiderato fare. Mi occupo di civile ed amministrativo ma lo Studio è multidisciplinare in quanto lo abbiamo strutturato secondo un modello di multiworking digitale. Cerchiamo di unire insomma passato – presente – futuro. Il domani sulla base dell’esperienza.
Lupi del Sud quando nasce e quali sono i principi e gli obiettivi?
I Lupi del Sud nascono nel 2021 dopo l’esperienza personale e di altri del Direttivo in altre formazioni come M24A e Movimento per il Nuovo Sud. Sono compagini con cui abbiamo recuperato il rapporto ma sostanzialmente ci ha diviso la fattispecie che noi Lupi volevamo e vogliamo parlare di una Autonomia spinta per il Meridione. Un’Autonomia che possa spingersi, a certe condizioni, ad un modello di Italia Confederativa, come sarebbe dovuta nascere, ovvero, perché no, anche secondo un modello di vera e proprio Indipendenza, naturalmente in ambito UE e NATO.
Cosa vi differenzia da altri movimenti come la Lega?
La Lega voleva – vuole? – ciò che mi sembra una vera e propria la secessione di alcune regioni del Nord: una secessione che si profila secondo un disegno teso a massimizzare la ricchezza per territori e comunità che hanno avuto già tantissimo in 162 anni di storia italiana, nonostante tanti provino ad argomentare diversamente. D’altro canto noi vogliamo semplicemente libertà ed evoluzione per dei territori e comunità che hanno vissuto sempre come organizzazioni sovrane e non certo ridotte alla strutturazione di ciò che si delinea come una COLONIA INTERNA. Ecco vorremmo che questa situazione fosse ben acclarata per cui o si rinnova il pactum societatis seriamente, ovvero si avvia la COLONIA a ciò che ogni colonia è destinata a diventare: uno Stato pienamente sovrano al fine di prendersi cura dei propri cittadini che certo non devono più ragionare secondo l’ormai odiosa endiadi “… il lavoro è un regalo e la speranza è partire … ”.
Dove siete presenti?
Il Movimento è essenzialmente NAPOLICENTRICO anche se siamo presenti con dei piccoli branchi in tutto il SUD continentale. Però l’essere NAPOLICENTRICI non è solo una esigenza, è anche un approccio fondamentale perché la presenza di una Metropoli come Napoli, una vera e propria Capitale consente a tutto il SUD di avere un punto di riferimento. Si dovrebbe fare fronte comune e non certo essere marionette del tristemente noto “divide et impera”, secondo la prospettiva di novelli capponi renziani
Come fare per potervi contattare?
Il mio cellulare è sempre lo stesso da 20 anni e siamo presenti sui social, sia come Movimento, sia attraverso la mia figura che, inoltre, da segretario deve assolutamente cercare di alimentare una rete sempre più significativa per la diffusione ed il confronto del NOSTRO RACCONTO, della nostra NUOVA NOVELLA se mi è permessa la metafora.
Quali sono i prossimi step che farete a breve?
Siamo molto impegnati a portare avanti il progetto di MacroRegione Autonoma del Meridione secondo lo schema del penultimo comma dell’articolo 117 della Costituzione. Una MacroRegione che funga da ente intermedio tra le 6 regioni del Meridione, Abruzzo – Basilicata – Calabria – Campania – Molise – Puglia, che non scompariranno, e lo Stato Centrale. Una MacroRegione che faccia gli interessi del proprio territorio e delle proprie comunità a prescindere dell’ideologia della Governance di turno e che sfrutti la propria capacità giuridica di soggetto politico internazionale dialogando direttamente con Bruxelles.
Quali sono le iniziative che avete già messo in campo e con quali risultati?
Le nostre iniziative sono tese alla creazione di una rete sul territorio che ci interessa e quindi possiamo dire che anche una intervista del genere per noi è un successo perché abbiamo la possibilità di diffondere ciò che pensiamo e portare le persone a combattere in maniera sempre più significativa per la NOSTRA TERRA. In ogni caso cerchiamo di sviluppare progetti concreti e non solo idee: progetti anche di natura culturale ed economica … penso al rapporto tra l’acceleratore NaStartup ed il format Lupi del Sud Impresa&Innovazione con lo scopo di organizzare un incontro mensile tra professionisti ed imprenditori al fine di cercare di comprendere come migliorare la performance delle imprese sul territorio o di crearne di nuove, secondo proprio il modello di StartUp – Napoli, ad oggi, è la terza città della penisola per numero di tali realtà create. In conclusione posso affermare con sicurezza che il nostro impegno è volto al costante sforzo di coltivare l’idea di una Politica con la P maiuscola, per determinare un upgrade generale del territorio in cui viviamo e lavoriamo ed in cui VOGLIAMO VIVERE e LAVORARE. Per fare un esempio concreto: non sono ipocrita per cui è ovvio che il mio interesse è quello di diventare un rappresentante politico ma non sono certo accecato, e guai se lo fossi, da questo desiderio, seppur legittimo. In buona sostanza, non volendo vivere solo di politica, il mio scopo, lo scopo dei Lupi del Sud è innanzitutto il miglioramento del contesto in cui viviamo e poco importa se il momento evolutivo si avrà con me, con uno di noi o semplicemente con il nostro contributo. Questa è una prospettiva, un approccio di onestà intellettuale e di amor proprio identitario che ci auguriamo di diffondere sempre più. I Lupi ululano facendo branco … che è e sarà sempre la nostra forza. MAI DOMI!!!
Potrebbe piacerti
Prius Campania: 75 milioni di fondi per la rigenerazione urbana della costa vesuviana
Tensione e voti in bilancio: Il parlamento in seduta comune per eleggere un giudice della Corte Costituzionale
Movimento 5 Stelle diffida l’uso del simbolo a Sant’Antimo: ‘Nessuna autorizzazione al gruppo consiliare’
Cammarano: “Crisi idrica e spopolamento al centro dell’audizione della commissione Aree interne ad Avellino”
Giovedì a Padova al via il Forum ‘Mercintreno’, apre Salvini
Qualiano: Il caso della stazione di Ponte Riccio in Parlamento