Colpo alla camorra: 63 misure cautelari

Colpo alla camorra: eseguite 63 misure cautelari. Copito il cartello criminale De Luca-Bossa-Casella-Minichini-Rinaldi-Reale

Colpo alla camorra: misure cautelari per 63 persone. Questa mattina la Polizia di Stato e l’Arma dei Carabinieri, in particolare gli agenti della Squadra Mobile e del Commissariato Ponticelli della Questura di Napoli e i militari dei Nuclei Investigativi dei Carabinieri di Napoli e Torre Annunziata, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare.

Ad emettere il provvedimento il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Napoli, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia.

Destinatari del provvedimento cautelare 63 persone. Gli inquirenti li ritengono, a vario titolo, “gravemente indiziati di associazione di tipo mafiosa e detenzioni di armi”.

Gli indagati risultano legati, a vario titolo, al cartello criminale camorristico denominato De Luca-Bossa-Casella-Minichini-Rinaldi-Reale, attivo nella zona orientale di questo capoluogo.

Sono finiti in carcere per effetto del provvedimento cautelare 57 persone. Per due dei 62 gli arresti domicilliari, mentre per 4 il divieto di dimora nel comune di Napoli.

L’ordinanza cautelare è scattata al termine di una vasta attività di indagine coordinata dalla DDA di Napoli. Avviata nell’aprile 2016 in seguito ad un sequestro di sostanza stupefacente e di alcuni manoscritti presso una delle abitazioni in cui era gestita l’attività illecita del gruppo criminale, l’indagine – poi ampliata nel tempo – ha permesso di raccogliereimportanti elementi probatori sull’associazione in questione.

Un secondo segmento di indagine, è partito settembre 2020 a seguito di alcuni atti intimidatori nei confronti di cittadini del quartiere Ponticelli. Erano chieste loro somme di denaro per mantenere o ottenere alloggi popolari. Ciò ha permesso agli inquirenti di documentare l’attuale permanenza del gruppo criminale e delle relative attività illecite.

Il provvedimento eseguito è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari. Contro di essa sono ammessi mezzi di impugnazione. I destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva.

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