News
Tentato omicidio e usura a Pompei, 2 misure cautelari
Pubblicato
3 anni fail
Ai domiciliari una donna per usura e tentata estorsione, ricercato il figlio per tentato omicidio
Questa mattina gli agenti del Commissariato di Pompei hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e agli arresti domiciliari. Ad emettere il provvedimento cautelare il GIP del Tribunale di Torre Annunziata, su richiesta di questa Procura della Repubblica.
Destinatari dell’ordinanza madre e figlio entrambi di Castellammare di Stabia. I due sono ritenuti gravemente indiziati – in concorso tra loro – “dei reati di usura e tentata estorsione” nei confronti dell’ex fidanzato della figlia dell’indagata.
Nei confronti della donna emessi gli arresti domiciliari. Mentre nei confronti del figlio emessa la misura della custodia cautelare in carcere. Il figlio, anch’egli indagato, dovrà rispondere di porto abusivo di arma da fuoco e tentato omicidio nei confronti del fratello della parte offesa.
Il provvedimento cautelare scaturisce da una attenta attività di indagine degli investigatori del Commissariato di Pompei, sotto la direzione ed il coordinamento della Procura di Torre Annunziata. Le indagini sono partite lo scorso 12 dicembre quando gli agenti erano intervenuti in via Casone a Pompei dopo una segnalazione di colpi di arma da fuoco. Giunti sul posto la pattuglia soccorse la vittima. Quest’ultima aveva riferito ai poliziotti di aver subito
un’aggressione dall’ex suocera e dall’ex cognato. La vittima, inoltre, aveva raccontato che l’ex cognato era armato di una mazza e l’avrebbe colpito ad una mano. L’indagato avrebbe inoltre infranto il vetro della vettura dell’uomo. Al contempo l’ex suocera avrebbe tentato di investirlo con la Smart con la quale aveva raggiunto il posto dell’aggressione.
La vittima, reagendo, era riuscita a disarmare il suo aggressore e a mettere in fuga madre e figlio.
Sul luogo dei fatti gli agenti del Commissariato di Pompei contattarono il fratello della vittima. L’uomo aveva riferito che alcune decine di minuti dopo l’aggressione subita dal fratello, si sarebbe imbattuto nell’indagato.
Quest’ultimo, ritornado a bordo di uno scooter e armato di pistola sul posto dopo essersi allontanato, avrebbe esploso alcuni colpi di arma da fuoco che solo per un caso fortuito non hanno colpito il fratello della vittima. Si era nascosco infatti dietro un auto in sosta.
Nel portellone posteriore di quest’ultima gli agenti hanno riscontrato un foro d’ingresso di un proiettile. Sul posto, inoltre, i poliziotti hanno trovato e sequestrato la mazza da baseball utilizzate per l’aggressione, un bossolo ed un ogiva calibro 7,65.
La vittima, inoltre, a causa dei colpi ricevuti era ricorsa alle cure medice dell’ospedale di Nocera Inferiore. I sanitari hanno giudicato le contusioni escoriate alla mano guaribili in 5 giorni, salvo complicazioni.
Fondamentali – nell’immediatezza dell’accaduto – l’acquisizione di un video di sorveglianza installato nei pressi del luogo dove si sono svolti i fatti. La visione del filmato confermerebbe il tentativo di investimento ad opera della donna ai danni dell’ex genero.
Dalle indagini espletate dal Commissariato di PS di Pompei – secondo quanto riporta la nota della Procura – sarebbe emersa, quale movente dell’aggresione, una motivazione puramente economica. Gli aggressori avrebbero preteso che la vittima versasse loro la somma di 2200 euro a fronte di un prestito di 1000 euro. Di questi ultimi 800 euro la vittima li aveva già restituiti.
Le indagini hanno accertato inoltre che la persona offesa era vittima di di richieste usurarie. Gli indagati avrebbero imposto un tasso di interesse del 120% rispetto al capitale iniziali oggetto di prestito.
Le successive indagini, anche di natura bancaria, hanno permesso di individuare e sequestrare un assegno bancario dell’importo di 1.000 €, rimasto insoluto. Ad emetterlo la vittima a favore dell’ex suocera, a parziale ganzia del debito contratto e dei relativi interessi usurari.
Arrestato la donna e sottoposta ai domiciliari. Il figlio, invece, è ricercato.
Si ricorda che le misure eseguite sono provvedimenti cautelari, contro i quali vi potrebbero essere impugnazioni. I destinatari sono – allo stato attuale – sotto indagine preliminare di cosegueza sono da considerarsi innocenti fino a sentenza di condanna definitiva.
Leggi anche
Potrebbe piacerti
Museo Egizio: videoconferenza per le prossime tappe, a novembre Sfinge a Benevento
Napoli Vomero: controlli nelle stazioni metro e funicolari, un arresto
Udicon: Caro-libri? Con Gen-Z tempi maturi per digitalizzarli
Ponticelli: sorpresi con la droga. La Polizia di Stato trae in arresto due uomini
Sanità, Giuliano UGL: “Oggi sciopero generale lavoratori UNEBA, rinnovo contratto necessità assoluta”
Corso Umberto: sorpreso a rubare un cellulare. Arrestato