Politica
Qualiano bando buoni spesa, possibile non cambiarlo garantendo il diritto di tutti?
Pubblicato
5 anni fail
Il Sindaco di Qualiano afferma in un video di non voler sospendere o cambiare il bando nonostante un aspetto definito probabilmente discriminatorio dal Vice Prefetto
Qualiano. La domanda sorge spontanea. Si può non annullare o modificare un bando che contiene un passaggio definito probabilmente discriminatorio dal Vice Prefetto?
Dopo il mio articolo di ieri in cui il Sindaco De Leonardis raccontava della chiamata intercorsa con la dottoressa Nigro questa mattina rispetto al quale dichiarava che:
La dottoressa Nigro mi diceva che probabilmente era discriminatorio e le ho detto che non c’era nessun problema visto che lunedì riapriremo perché le domande sono giunte al momento sono circa 650 – 700 quindi ovvieremo a questo problema senza nessun ostacolo.
oggi apprendiamo ulteriormente da questo video diffuso dalla pagina ufficiale
in cui ci sono anche il vice Sindaco Di Domenico e tutti i responsabili al lavoro (a loro va il nostro ringraziamento, ci mancherebbe altro) e il Primo cittadino che avvisa, tra le altre cose, che a differenza di quello che si dice anche sui social il bando non è assolutamente sospeso né cambiato.
Qui sorge la mia curiosità e devo essere sincero anche il mio stupore. Non capisco infatti come si possa ritenere un bando “probabilmente discriminatorio” (come dice De Leonardis stesso) e continuare a farlo esistere in contemporanea. Come potrà essere garantito in questo caso infatti il diritto comune? Perché non si provvede ad una modifica veloce del bando stesso per evitare che qualcuno in stato di bisogno non abbia pari diritti e dignità rispetto ad altri?
Ovviamente mi aspetto che si porti avanti la tesi dell’urgenza rispetto alla distribuzione dei buoni spesa. Cosa comprensibile … ma siamo sicuri che rispetto a lunedì non vi siano i tempi tecnici? Del resto il documento di cui parliamo decretava che le domande arrivassero in soli 3 giorni e le domande non hanno coperto la cifra totale. Non bastava quindi una semplice modifica per permettere ai nuovi nuclei famigliari che sono in diritto di entrare già in questa tornata? Perché fare necessariamente un nuovo bando?
Sono domande che non avrebbero senso laddove il Sindaco reputasse, ovviamente, che il bando in essere non contenga caratteri discriminatori. Basta avere il coraggio di farlo.
Termino tuttavia con la stessa riflessione, mai scontata e non patetica, che resta importante garantire a tutti coloro che ne abbiano bisogno gli aiuti necessari salvaguardando la dignità di essi. Perché chi ha fame non ha età o razza o credo o aver votato per questo piuttosto che per quell’altro e non deve essere residente da una vita o da mezz’ora … ha semplicemente fame.
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