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Bando Buoni Spesa Qualiano, nessuna polemica: era sbagliato

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Il Sindaco ammette dopo un colloquio con la Prefettura la necessità di riaprire il bando

Aveva ragione il dottor Puzo. Certe cose bisogna dirle tonde e sintetiche in modo da evitare che si possa far confusione o rimanere con il dubbio. Specie se penso a qualche commento, diciamolo chiaramente decisamente fuori luogo e ingrato verso chi chiede spiegazioni e sottolinea problematiche sempre con garbo e ragion veduta. Visti anche tutti gli errori e correzioni del passato.

Avevamo già avuto modo di trattare questa mattina un aspetto che ha generato polemiche riguardo la determina delle forniture alimentari sollevando le incertezze del caso. Nel pomeriggio, facendo seguito ad una segnalazione sintetizzata dal primo post del dottor Antonio Puzo (tra l’altro nel gruppo Sei di Qualiano se… che ha scatenato tantissimi commenti da parte di cittadini qualianesi e vicini all’amministrazione) dal titolo “Qualiano aiuta chi ha fame … ma solo fino alle 24,00 del 3 aprile“:

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Qualiano aiuta chi ha fame … ma solo fino alle 24,00 del 3 aprile Quando ho letto il bando che identificava i…Pubblicato da Antonio Puzo su Mercoledì 1 aprile 2020

IL POST PUBBLICATO SULLA PAGINA DEL DOTTOR ANTONIO PUZO

In particolare un passaggio va sottolineato: poi leggo che se sei straniero … anche spagnolo , bulgaro o polacco … e vivi da meno di due anni a Qualiano …niente? Non oso commentare

Questo passaggio è determinante evidentemente perché la dottoressa Anna Nigro Vice Prefetto ha contattato il Sindaco Raffaele De Leonardis per chiedere delucidazioni. Abbiamo quindi chiesto allo stesso Sindaco una dichiarazione in merito al post del dottor Puzo e alla relative chiamata ricevuta dalla Prefettura.

«La differenza dei due anni era solo per 20-30 famiglie da come risulta all’anagrafe perché abbiamo al 31 marzo 2018 372 nuclei familiari mentre al 31 marzo 2020 sono 403 quindi teoricamente sarebbero state escluse anche se di errore materiale si sia trattato, 28 famiglie. La dottoressa Nigro mi diceva che probabilmente era discriminatorio e le ho detto che non c’era nessun problema visto che lunedì riapriremo perchè le domande sono giunte al momento sono circa 650 – 700 quindi ovvieremo a questo problema senza nessun ostacolo. Lungi da noi l’idea di voler discriminare qualcuno in questo momento ci mancherebbe» quindi dalle parole del dottor De Leonardis si comprende che la dottoressa Nigro ha sollevato dubbi su eventuali aspetti discriminatori del bando, come lo stesso dottor Puzo aveva due giorni fa anticipato e raccolto non poche invettive oltre che commenti di cittadini increduli.

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«L’intervento persecutorio per così dire era rivolto a 25 famiglie (28 giusto per amore dei numeri dai dati che ci ha fornito il Primo cittadino ndr), è un numero irrisorio anche perché prima di fare il bando, l’ho spiegato anche nel mio video, abbiamo fatto eliminare sia le persone sopra i 67 anni che erano titolari di pensione, i circa 1.300 percettori di reddito di cittadinanza, circa 2.000 lavoratori dipendenti e i cittadini sotto i 18 anni. Usciva una platea potenziale di circa 1.500 nuclei familiari. Gli extracomunitari erano ripeto circa 400 famiglie però ci siamo fatti fuorviare da questo bando dove era prevista questa cosa (il riferimento ai due anni come limite di residenza ndr) che nella prima stesura addirittura erano 5 anni e sono io che li ho fatti scendere a 2 anni di questi nuclei extracomunitari. Poi mi ha chiamato la dottoressa Nigro e l’ho rassicurata che sicuramente in questo nuovo bando avremo questo tipo di attenzione per le fasce più deboli. Ma stiamo parlando di 25 famiglie non di più».

Sarà quindi riaperto in bando nei prossimi giorni. «A mezzanotte avremo il dato definitivo. Domani se consideriamo le prime proiezioni di 700 domande orientativamente possiamo consumare sui 100mila euro quindi abbiamo ancora ampia disponibilità. Abbiamo fatto questo per cercare di aiutare chi non mette il piatto a tavola. Abbiamo fatto anche controlli presso l’anagrafe tributaria e stanno uscendo diverse posizioni anomale di possessori di reddito di cittadinanza che sono anche possessori di Partita Iva. Ci sono persone che hanno contratti a tempo indeterminato, tutti braccianti. L’agenzia delle Entrate dispone già delle certificazioni uniche del 2019 quindi siamo in grado di conoscere le giornate che hanno lavorato in campagna più la disoccupazione. Gli assistenti sociali stanno lavorando anche domani e domenica per cercare di distribuire i buoni tra lunedì e martedì e permettere di fare la spesa. Questo era l’obiettivo, giusto o sbagliato che sia ma questo era il target che avevamo dato».

Non commento questi ultimi passaggi perché lascio ai lettori la dovuta interpretazione e il tirar le somme ognuno per conto proprio come è giusto che sia. Sono solo contento che cittadini che ne abbiamo diritto, grazie al passaggio del dottor Puzo e alla attenzione della dottoressa Nigro, siano di nuovo in corsa in un momento così delicato e difficile da spiegare. Abbiamo terminato anche le parole ormai.

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