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Virus e batteri: freddo e chiuso sono il loro luogo ideale

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raffreddore
Foto di Luisella Planeta Leoni da Pixabay

Naturopatia, ecco i rimedi che ci offre la natura per difenderci da virus e batteri

Attenzione
Le informazioni riportate non sono consigli medici. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: Leggi la Disclaimer Medica

Con l’abbassarsi delle temperature, si sa, il corpo comincia a cedere agli attacchi di virus e batteri e compaiono i sintomi da raffreddamento. Raffreddore, mal di gola, tosse, dolori articolari, colpi di freddo e influenza sono tra i più comuni malanni, generalmente passeggeri, che però devono essere curati per evitare complicazioni o, ancor meglio, prevenuti. Ecco, la prevenzione dovrebbe proprio essere la prima misura da adottare.

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A tale scopo sempre più studi confermano l’efficacia come immunostimolante dell’Echinacea, una pianta erbacea originaria del Nord America, oggi presente in molte preparazioni da banco.

Servirebbe in particolare a potenziare l’attività dei fagociti, le cellule del sistema immunitario che aggrediscono gli agenti patogeni. E per questo motivo, oltre che come prevenzione, può essere utile assumerla ai primi sintomi di una malattia da raffreddamento.

Tra gli immunostimolanti naturali è il caso di segnalare anche l’Acerola, preziosa per il suo contenuto in vitamina C e l’Uncaria tomentosa un immunostimolante e antivirale efficace anche come antinfiammatorio e antidolorifico, che può essere utile per prevenire le malattie da raffreddamento. È importante però non superare le dosi consigliate (può dare disturbi intestinali) ed evitare di somministrarlo a bambini o donne in gravidanza.

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Al loro primo comparire, alcuni sintomi delle malattie da raffreddamento possono essere superati abbastanza rapidamente con i rimedi naturali, in particolare con gli oligoelementi e i gemmoderivati (detti anche macerati glicerici). Tra i disturbi che possono beneficiare di un intervento rapido troviamo il mal di gola, la febbre, la diarrea e la colite (tipici per esempio dell’influenza intestinale così diffusa negli ultimi anni).

Il primo consiglio per accelerare la guarigione delle malattie da raffreddamento, con o senza febbre, è quello di aumentare il consumo di liquidi, sotto forma di acqua naturale o tisane tiepide: un corpo ben idratato, infatti, si libera più in fretta delle scorie che peggiorano i disturbi. In più, ricordiamo che in commercio si trovano i gemmoderivati in pratiche confezioni con contagocce.
Ecco i quattro rimedi naturali immunostimolanti da assumere contemporaneamente per almeno 3 giorni quando il naso inizia a colare e la gola si sta infiammando. Sono un mix di minerali e di vitamine protettive che riattivano velocemente gli anticorpi.

  • Rame: è efficace nelle manifestazioni infettive e infiammatorie acute. Al comparire dei primi sintomi di malattie da raffreddamento, può arrestarne l’evoluzione in 24 o 48 ore. Se ne prendono 2-3 fiale al giorno per 10 giorni. Va scelto il rame soprattutto in caso di mal di gola; per sfruttare al meglio le proprietà, tenere l’ oligoelemento in bocca per un minuto prima di deglutire e il dolore passerà rapidamente.
  • Oro: è antinfettivo e antinfiammatorio. Assumere 1-2 fiale al dì e prosegui il trattamento per una settimana. Da preferire al rame se il sintomo dominante è la stanchezza.
  • Rosa canina: 100 gocce del suo macerato glicemico in un po’ d’acqua se i primi sintomi sono il mal di testa e la tosse. Proseguire poi con 70 gocce da prendere per 10 giorni, per prevenzione
  • Ribes nigrum: 150 gocce di macerato glicemico in un po’ d’acqua ai primi sintomi delle malattie da raffreddamento. Si può ripetere questa dose per 2-3 giorni, poi vanno ridotte a 70 gocce per 10 giorni. Usare il ribes se il primo sintomo a comparire è il naso che cola.

Dall’oriente arriva invece lo zenzero (Zingiber officinalis) ottimo rimedio per chi ha già febbre e raffreddore: oltre a essere un efficace antinausea, lo zenzero fresco o in polvere consumato sotto forma di tisana, magari arricchita con zucchero o miele, fa sudare e contribuisce a liberare il naso e a fluidificare il catarro. In questi casi è meglio ricorrere a piante con un elevato effetto antisettico come l’echinacea oppure il timo, considerato l’antibiotico della medicina popolare con il suo mix di essenze con proprietà antivirali e antimicrobiche.

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Aiuta a calmare la tosse e sciogliere il catarro, ma deve essere maneggiato con prudenza, soprattutto se si sceglie l’olio essenziale che dovrebbe essere utilizzato solo su prescrizione medica perché particolarmente irritante per la cute e le mucose. Qualche precauzione anche nell’uso dell’olio di melaleuca (Tea tree) un potente antibatterico naturale che però dovrebbe essere prescritto dal medico e comunque mai usato puro.

Chi non è allergico alle punture di ape può invece usare con tranquillità la propoli, una sostanza resinosa che le api raccolgono dalle piante elaborandola con cera, polline ed enzimi: è un ottimo pronto soccorso naturale, un efficace disinfettante, antibatterico e antivirale, oltre a lenire le infiammazioni.

In collaborazione con il Dr. Stefano Sgariglia Naturopata
Master in Esperto nell’elaborazione di diete

Salus & Naura – Qualiano

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