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Maltrattamenti e violenza sessuale: divieto di avvicinamento

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Maltrattamenti, violenza sessuale e stalking: scatta il divieto di avvicinamento. L’indagato non accettava la fine della relazione

Maltrattamente, violenza sessuale e stalking. Nel del 5 gennaio, a seguito di indagini preliminari coordinate dalla Procura della Repubblica di Benevento, i Carabinieri della Stazione di Airola hanno eseguito un’ordinanza applicativa della misura cautelare personale del divieto di avvicinamento alla persona offesa e ai luoghi dalla stessa frequentati con obbligo di dimora nel Comune di Bucciano.

Ad emettere il provvedimento il GIP del Tribunale di Benevento, su richiesta della locale Procura.

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Destinatario della misura cautelare un uomo gravemente indiziato di maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale aggravata e atti persecutori ai danni della moglie, dalla quale era separato di fatto da alcuni mesi.

L’indagine, avviata a seguito della denuncia querela sporta presso gli Uffici del Comando Stazione Carabinieri di Airola, ha consentito di acquisire gravi indizi di colpevolezza nei confronti dell’indagato. Ha così portato alla luce le dinamiche della coppia al tempo della convivenza.

L’attività investigativa ha consentito accertare che l’indagato, da anni dedito all’alcol, aveva abitualmente maltrattato la moglie con offese e denigrazioni, accusandola ripetutamente di essere una donna di facili costumi.

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L’avrebbe inoltre accusata di intrattenere relazioni extraconiugali, aggredendola sia verbalmente sia  fisicamente e costringendola spesso a subire atti sessuali. Sarebba arrivato a strapparle i vestiti di dosso quando la stessa opponeva resistenza.

L’indagato, inoltre, dopo l’interruzione della convivenza, aveva intrapreso a molestare la moglie. Quest’ultima, nel frattempo, si sarebbe trasferita – insieme alla figlia – presso un’abitazione a lui sconosciuta. Ciò non avrebbe evitato all’uomo di tentare di contattarla ripetutamente attraverso il telefono e whatsapp.

Tale comportamento avrebbe costretto la donna a cambiare la sua utenza telefonica. L’uomo avrebbe inoltre pubblicato innumerevoli video “TIK-TOK” con contenuto altamente offensivo, minaccioso e denigratorio.

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Non avrebbe esitato a mettersi alla ricerca della ex moglie presso i parenti di questa, arrivando anche ad inseguirla per strada.

Il provvedimento oggi eseguito è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari. Contro di essa sono ammessi mezzi di impugnazione, e il destinatario della stessa è persona sottoposta alle indagini e quindi presunto innocente fino a sentenza definitiva.

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