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Politica

Cari candidati villaricchesi, ricordate che la camorra non è un brufolo che si schiaccia

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catene mani sangue

A breve il via ufficiale per la campagna elettorale (che in realtà è già partita) del dopo scioglimento. Si parli di ciò che è accaduto perché la camorra si nutre di silenzi

Pronti, partenza, via! Ci siamo, a breve partiranno ufficialmente le prossime elezioni amministrative a Villaricca. Come nella migliore delle tradizioni in realtà i giochi sono iniziati ben prima. Gli accordi, le liti dietro e davanti le quinte e i calcoli per cercare di accaparrarsi una poltrona. Gli scontenti e i contenti. Accanto a questi i soloni dalle ricette infallibili. E ancora le facce nuove di giovani che si avvicinano mascherate di speranze. Già vecchi in qualche caso, inesperti nella maggiore di essi ma con tanti sogni. Insomma il solito scenario che si ripete religiosamente con rituali consolidati da un bel po’ di tempo.

Ma queste elezioni villaricchesi non possono di certo essere considerate “normali”. Saranno le prime amministrative del dopo scioglimento per infiltrazioni camorristiche. Quel 5 agosto del 2021 in cui il Consiglio dei Ministri decise di decretare ufficialmente che vi erano prove di contiguità di una parte della politica ai clan.

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Da quel momento di tempo ne è passato e di eventi da raccontare ce ne sarebbero parecchi. Gli arresti eccellenti di questi ultimi mesi hanno dato un colpo durissimo alla criminalità. Il lavoro enorme fatto dalle forze dell’ordine, scandito in tempi perfetti da far invidia al miglior compositore di musica classica, ha ribadito che lo Stato, se vuole, sa farsi valere.

La politica locale nuova o vecchia che sia è stata alla finestra limitandosi a qualche applauso di facciata. Non che sia da biasimare sia ben chiaro. Era stata messa nella posizione di semplice osservatore da chi aveva termini e atti per decidere. E giustamente ora sta per tornare protagonista.

Guai però a cadere nel tranello fin troppo facile di considerare “passata la nuttata“. Il tema della criminalità deve essere centrale nei programmi e nell’agenda politica dell’intero Consiglio comunale che verrà. Candidati Sindaci o consiglieri con sindrome da struzzo non sono accettabili e francamente ne possiamo anche far a meno.

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La camorra va condannata a voce alta; continuamente come se fosse un mantra. La camorra è una montagna di merda parafrasando Peppino Impastato. E questa cosa non è per nulla scontata. Va urlato specie da chi vuole rappresentare il popolo onesto e pulito. La camorra vive e si nutre di silenzi e di omissioni come un assetato nel deserto. Lo scioglimento non può essere trattato come un brufolo schiacciato e ripulito dal pus. Difficilmente la questione è da ritenere conclusa con un tutti vissero felici e contenti .

Altrimenti meglio starsene a casa. Villaricca non ha bisogno di gente priva di palle in questo momento storico. Buona campagna elettorale.

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