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Esteri

Disastro in Libia: A Derna si temono 10.000 morti

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Disastro in Libia

Disastro in Libia: L’uragano Daniel e il crollo delle dighe provocano devastazione, mentre si temono fino a 10.000 vittime

In Libia, una catastrofe senza precedenti sta colpendo la popolazione mentre l’uragano Daniel e il crollo delle dighe di Derna si abbattono sul paese, lasciando dietro di sé una scia di distruzione e disperazione. In questa tragica corsa al rialzo dei numeri del disastro, sembra che nessuno sia in grado di mettere fine ai troppi zeri che segnano le vite spezzate da questa calamità.

Città di Derna

Nella città di Derna, situata nella Cirenaica e un tempo costruita dagli italiani, ora si assiste a una devastazione quasi totale causata dalla furia delle acque. Inizialmente, si era riportato un bilancio di oltre 2.330 vittime, ma ora i morti accertati sono saliti a oltre 6.000, con stime che suggeriscono che il numero potrebbe superare addirittura i 10.000. La situazione è drammatica e il numero delle persone scomparse è ancora sconosciuto.

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Tamer Ramadan, inviato per la Libia della Federazione internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, ha commentato: “Il bilancio delle vittime è enorme”, aggiungendo che finora sono scomparse circa 10.000 persone. La situazione a Derna è descritta come catastrofica, con corpi che giacciono in molti luoghi, famiglie bloccate nelle loro case e vittime sotto le macerie.

Testimonianze

Le testimonianze raccontano dell’acqua che è salita fino a tre metri, distruggendo case, trascinando auto e persone, e trasformando le strade in fiumi torbidi di fanghiglia rossastra. Le strade impraticabili rendono difficile l’opera di soccorso, che in alcuni casi è stata effettuata via mare, con navi che trasportano materiali sanitari da Tripoli.

Comunità internazionale

La comunità internazionale ha iniziato a mobilitarsi per fornire aiuti umanitari. Gli Stati Uniti, attraverso il presidente Joe Biden, stanno inviando fondi di emergenza alle organizzazioni umanitarie e si stanno coordinando con le autorità libiche e le Nazioni Unite per fornire ulteriore supporto. Anche la Russia di Vladimir Putin si è offerta di fornire assistenza, e l’Unione europea ha dichiarato la sua prontezza ad aiutare le persone colpite da questa tragedia.

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Nazioni Unite

Le Nazioni Unite stanno mobilitando squadre di emergenza, e diverse nazioni, tra cui la Turchia e l’Algeria, hanno inviato aiuti e personale per affrontare questa crisi. La Francia sta inviando un ospedale da campo della protezione civile.

Mentre i primi aiuti portano un po’ di speranza ai sopravvissuti, si teme ora un’altra catastrofe imminente: un’epidemia di colera dovuta all’acqua inquinata e ai corpi in decomposizione. La Libia è di fronte a una delle sfide umanitarie più gravi degli ultimi tempi, e il mondo si mobilita per offrire il suo sostegno a una popolazione che ha già sofferto a causa di un decennio di guerra civile.

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