Inondazioni in Libia provoca circa 2000 morti e devastazioni in tutto il paese a cause del crollo di due dighe in Cirenaica
Le inondazioni in Libia provocano un ecatombe. Sono oltre 2000 i morti provocato dal cedimento di due dighe nella regione della Cirenaica.
Secondo il primo ministro del governo della Cirenaica, Osama Hammad, sostenuto dal parlamento di Tobruk, in questa città che si affaccia sul Mediterraneo e che conta oltre 100.000 abitanti si contano “almeno 2.000 morti e migliaia di dispersi”.
A Tripoli il primo ministro del Governo di unità nazionale, Abdul Hamid Dbeibah, ha decretato tre giorni di lutto, mentre da parte sua il premier Hammad ha annunciato due giorni festivi per tutti i settori dell’est del Paese, ad eccezione dei servizi di sicurezza, sanitari e di emergenza.
A complicare la situazione a Derna è stato il crollo simultaneo di due dighe che – stando a fonti locali citate dal The Libya Observer – ha “liberato oltre 33 milioni di metri cubi d’acqua che hanno generato devastanti inondazioni”.
“Il governo italiano sta seguendo con attenzione le conseguenze delle alluvioni. Siamo in contatto con le autorità libiche per valutare il tipo di aiuti da inviare subito al popolo libico. Al momento non ci risultano italiani coinvolti”, ha scritto in serata il ministro degli Esteri Antonio Tajani su X.
La United Nations Support Mission in Libya ha annunciato che sta seguendo da vicino la vicenda provocata dalle severe condizioni meteo orientale della nazione, annunciando le proprie condoglianze.
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