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App Pedriatria: opportunità o grande inganno?
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App Pediatria, Arenella: “L’APP è uno strumento che attualmente i giovani Pediatri accolgono con sommesso favore”
La carenza di personale sanitario si registra anche in pediatrico e le assunzioni avvengono solo in momenti di carenza emergenziali che permettono di accedere alla titolarità, ma il settore pediatrico dell’Associazione Medici senza Carriere vede di buon occhio l’uso dell’APP Pediatria. Lo spiega in una lettera inviata in redazione il dottor Mattia Arenella, Medico in formazione specialistica in Pediatria Rappresentante dei Medici Specializzandi in Pediatria Università “Luigi Vanvitelli” che lasciamo di seguito.
Lettera del dottor Arenella
Così come i Medici di Assistenza Primaria anche i Pediatri di Libera Scelta che abbiano i requisiti per la pensione di vecchiaia o per il pensionamento anticipato, possono fare domanda di pensione part-time alla propria azienda sanitaria entro il 30 aprile.
In tal modo, ci si candida a restare in servizio fino a 70 anni (o 72 in alcuni casi previsti dalla legge) con la possibilità di ridurre l’impegno di lavoro dal 30 al 70% in meno, venendo affiancati per la restante parte da un collega più giovane. I pazienti restano in carico al medico uscente, mentre il compenso sarà diviso in percentuale tra il titolare e il medico che lo affianca.
Il titolare percepirà, per la parte di attività ridotta, un assegno pensionistico ENPAM. Tale sistema è denominato APP-Anticipo di Prestazione Previdenziale.
L’APP è uno strumento che attualmente i giovani Pediatri accolgono con sommesso favore. Se sfruttato congruamente può favorire il ricambio generazionale della pediatria di libera scelta in modo progressivo e graduale, resta però una via indiretta per accedere alla titolarità.
Una novità che dovrebbe essere perseguita parallelamente alla pubblicazione degli ambiti carenti, per far si che le regioni ancora sguarnite di personale medico formato possano conservare medici di ruolo sul territorio ed evitare pensionamenti massivi ed una carente assistenza. Ma la strada maestra resta comunque la pubblicazione delle carenze per accedere alla titolarità.
Secondo una stima ENPAM nei prossimi 4 anni sono previsti numerosi pensionamenti con un’uscita di circa 2171 PLS dall’assistenza pediatrica, e nello specifico 240 pensionamenti in
Campania. Dunque, i giovani pediatri Campani si chiedono il perché del ritardo della Regione nella pubblicazione degli ambiti carenti per la pediatria, che secondo ACN (Art. 32, comma 1,
ACN 28.04.2022 Pediatria 2016-2018) dovrebbe avvenire entro fine marzo di ogni anno.
Diventa allarmante, pertanto, che Regione Campania pubblichi soltanto le APP della Pediatria mentre vengono pubblicate sia le APP che gli ambiti carenti per la Medicina Generale.
Chiediamo dunque che questa situazione si sblocchi quanto prima raggiungendo subito il rispetto delle tempistiche previste da ACN così come avviene nelle altre regioni d’Italia.
Questi ritardi di pubblicazione degli ambiti carenti stanno esitando nella negazione di un pediatra sul territorio ai piccoli pazienti con la paradossale mancanza di assistenza pediatrica in una Regione, la Campania, dove pediatri disponibili per il territorio ve ne sono a centinaia e dove sempre più spesso al pensionamento del Pediatra i piccoli pazienti sono costretti ad un Pediatra sostituto o al Medico di Assistenza Primaria.
Ci si aspetta dunque un numero di ambiti carenti che sia quanto meno sovrapponibile ai pediatri che andranno in pensione, a maggior ragione dato che secondo l’ultimo Atto di Indirizzo della Conferenza delle Regioni si stabilisce inequivocabilmente che il nuovo ACN dovrà essere rivisto calcolando la quota del rapporto ottimale non solo tenendo presente i bambini 0-6 anni ma anche gli assistiti 7-14 non già in carico ai Medici del Ruolo Unico di
Assistenza Primaria.
APP e pubblicazione carenze di Pediatria di Libera Scelta e Medicina Generale sono parte di un meccanismo unico che deve lavorare in parallelo e non in serie per garantire una corretta assistenza territoriale ed evitare che ci sia una errata distribuzione dei pazienti, esitando in una carente assistenza medica specialistica per pazienti delicati come quelli della popolazione
pediatrica. E gli accessi incontrollati ai Pronto Soccorso sono solo un facile esempio di quanto questa carenza sul territorio sia già un’emergenza in atto.
Ma come viene vista la Pediatria di Libera Scelta dai Medici in Formazione Specialistica in Pediatria?
Come specializzando e rappresentante dei Pediatri dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, la mia visione è: diversamente da quanto accadeva in passato un numero sempre crescente di Specializzandi desidera imboccare la strada della medicina del territorio. Ciò è già in minima parte possibile mediante le sostituzioni dei Pediatri di Libera Scelta, ma l’impegno vorrebbe essere maggiore.
Al momento non è prevista la possibilità di fare domanda di affiancamento, essendo parte attiva dell’APP, in quanto non inseriti nelle graduatorie regionali, così come avviene per i corsisti del Corso di Formazione Specifica in Medicina Generale. C’è dunque il desiderio di mettersi in gioco e si spera che così come la FIMMG ha accolto con soddisfazione i vantaggi derivanti dall’APP per i giovani Medici di Medicina Generale, ed è ora al lavoro affinché questa possibilità venga estesa anche ai corsisti, anche FIMP voglia fare altrettanto ed estendere agli Specializzandi. Così da rendere più sostenibile, graduale e tutorato l’ingresso dei giovani nella Pediatria di Libera Scelta.
Dr. Mattia Arenella
Medico in formazione specialistica in Pediatria
Rappresentante dei Medici Specializzandi in Pediatria
Università “Luigi Vanvitelli”
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