Cronaca
Coltello alla gola e la deruba: arrestato
Pubblicato
2 anni fail
Punta un coltello alla gola alla vittima e la deruba a Napoli. L’indagato ha confermato di essere l’autore della rapina
Coltello alla gola e la deruba. Il 20 marzo scorso, la Polizia di Stato di Napoli ha eseguito un’ordinanza cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. Ad emettere il provvedimento cautelare il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Napoli su richiesta della locale Procura della Repubblica.
Ad essere ristretto in casa con il baccialetto elettronico per effetto della misura cautelare un indagato pluripregiudicato C.M., napoletano classe 1971 nei confronti di C.M., napoletano classe 71. Gli inquirenti lo ritengono “gravemente indiziato del reato di rapina aggravata”.
Il fatto
La vicenda è accaduta in via Francesco Florimo la domenica del 19 febbraio scorso. L’anziana vittima si trovava all’interno dell’area bancomat Unicredit lì ubicata. La donna doveva effettuare una operazione di prelievo di contanti.
Terminata l’operazione, un uomo corpulento con il volto coperto da un passamontagna, l’ha bloccata e l’ha spinta contro il muro, impedendole i movimenti per uscire dalla banca.
Puntandole un coltello alla gola l’ha costretta a consegnargli quanto aveva prelevato poco prima.
L’uomo, al termine della rapina, è scappato a bordo del suo scooter. L’anziana vittima, soccorsa dal personale medico del 118, ha ricevuto le cure e il referto per le lesioni riportate durante la rapina.
Le indagini
Le indagini, avviate tempestivamente dagli agenti del Commissariato Vomero si sono concentrate sul veicolo dell’uomo.
Fondamentali le immagini delle videocamere di sorveglianza dell’Istituto Unicredit. Esse infatti hanno permesso di distinguere un motoveicolo di marca Aprilia con targa polacca in noleggio all’indagato.
L’uomo rintracciato dalla Polizia Giudiziaria, e ascoltato in merito ai fatti, ha confermato di essere l’autore della rapina.
Il provvedimento eseguito è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari. Contro di essa sono ammessi mezzi di impugnazione. Il destinatario della stessa è una persona sottoposta alle indagini e quindi presunto innocente fino a sentenza definitiva.
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