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18 reperti archeologici trovati e restituiti alla Sopraintendenza ABAP

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I 18 reperti archeologici trovati sono costituiti da vasellame da corredo funebre proveniente dall’attivita di scavi archeologici clandestini

Il Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Napoli ha restituito alla locale Soprintendenza A.B.A.P per l’Area Metropolitana di Napoli, 18 reperti di rilevante interesse archeologico. I beni archieologici erano nelle disponibilità di un collezionista privato, ma i militari li hanno sequestrati perché propìvento di reato.

18 reperti archeologici
I reperti archeologici ritrovati

Secondo quanto si legge in una nota dei Carbinieri, i reperti – databili tra il V ed il III secolo a.C. – sono prevalentemente costituiti da vasellame prelevato da corredi funerari antichi. Si tratta di crateri, anfore, skyphoi, unguentari, hydriai, ollette e gutti. Nelle disponibilità dell’indagato, inoltre, diversi manufatti di area mesoamericana importati illecitamente.

Le indagini hanno svelato la provenienza illecita dei beni oggetto della restituzione. Tutti riconducibili a scavi archeologici clandestini ed al traffico illecito di beni culturali.

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A condurre le indagini il Nucleo TPC di Napoli in collaborazione con i loro colleghi l’Arma Territoriale del Gruppo Carabinieri di Torre Annunziata.

L’attività investigativa si è avvalsa della collaborazione dei canali internazionali delle rappresentanze diplomatiche estere e coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Nola

Di fondamentale importanza per le indagini, inoltre l’ausilio della Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale.

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Tale piattaforma, infatti, può contare sul database di opere d’arte da ricercare più grande al mondo. Esso contiene oltre 1.200.000 oggetti asportati e quasi 56.000 furti denunciati.

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