“Phoenix – Il potere immenso della musica”, di Salvatore Cafiero e Lisa Di Giovanni

Per la maggior parte dei lettori sarà una vera sorpresa scoprire chi sia stato lui prima di arrivare al successo.

Titolo: Phoenix – Il potere immenso della musica
Autore: Salvatore Cafiero e Lisa Di Giovanni
Casa Editrice: L’Erudita
Genere: Narrativa autobiografica
Pagine: 89

È un testo vero, vivido e sincero al 100%, quello che ci propone per l’Erudita la strana coppia formata dal musicista, cantautore e produttore Salvatore Cafiero e dalla scrittrice e poetessa Lisa Di Giovanni.

Cominciamo col dire che la narrazione è in prima persona e a parlarci direttamente al cuore, puntando anche alla nostra anima, è l’artista, che oggi ha una carriera assai brillante e costellata di grandissime collaborazioni. Non per nulla la prefazione è a cura del mitico Raf, con il quale lui collabora spessissimo e del quale è amico da tempo.

Per la maggior parte dei lettori sarà – però- una vera sorpresa scoprire chi sia stato lui prima di arrivare al successo. Ma questo non significa affatto che lui abbia completamente stravolto il suo vero Io, ma che semplicemente abbia in qualche maniera cambiato il suo modo di affrontare -in certi casi- la vita.

Se prima era un’anima solitaria, ora lo è rimasto in parte, poiché adesso adora trasmettere le sue emozioni agli altri durante le sue esibizioni sul palco. Non vuole insomma più tenerle per se, ma condividerle.

Quando ha iniziato a strimpellare e poi a suonare la chitarra, “il suo cuore era in cantina” per parafrasare un titolo di uno dei tanti capitoli che fanno parte dell’opera. Non smetteva mai di suonare, nemmeno di notte, ed era alla ricerca perpetua, oltre che della nota perfetta, anche della sua scala del Paradiso. È riuscito poi a toccare ogni corda dell’anima e ciò lo faceva stare bene nonostante il suo corpo fosse diventato pelle ossa e la sua pelle vitrea, praticamente trasparente.

Lui non mangiava perché convinto che se lo avesse fatto sarebbe stato male. Non soffriva di anoressia ma era intollerante al glutine, come ha poi scoperto un brillante medico. Da lì è iniziata pian piano la sua risalita, ma lui non ha più lasciato la sua chitarra e ha capito che era la sua musica il suo presente e il suo futuro.

Con grinta e determinazione, come una sorta di araba fenice, è risorto tante volte tra le ceneri, anche quando la risalita sembrava impossibile da compiere. Lui non ha mai avuto paura delle difficoltà e degli ostacoli da abbattere ed è anche oggi alla costante ricerca del “giardino della felicità”.

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Una felicità che lui sfiora con un dito, arrivando persino al suo culmine quando suona e compone la sua musica.

Una musica che certamente è presente in Phoenix così come la poesia più autentica e sincera, tramite la assai convincente penna di Lisa Di Giovanni, che ha saputo entrare nell’anima più intima dell’artista, grazie alla sua sensibilità di donna e di scrittrice e ai suoi ragguardevoli studi in ambito psicologico. Un libro da amare e da conservare gelosamente sul proprio comodino. Speciale. 

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