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Ultima Generazione: Milano, interruzione di uno spettacolo: da spettatori passivi ad attivi

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Interrotta l’inizio di una proiezione al cinema Beltrade, per chiedere un minuto di solidarietà e firmare per un Fondo Riparazione dopo le alluvioni a Catania e Valencia

Milano, 20 novembre 2024 – Nel tardo pomeriggio di ieri, sei persone, nell’ambito della campagna Fondo Riparazione, poco prima dell’inizio di uno spettacolo al cinema Beltrade, sono salite sul palco per ricordare ai presenti l’alluvione di Valencia e episodi analoghi avvenuti  in Italia:

Prima che inizi lo spettacolo vi chiediamo di ascoltare. Vogliamo chiedervi di prendervi due minuti di riflessione sulle vittime delle alluvioni che ci sono state a Catania e a Valencia. Vi chiediamo di immedesimarvi in loro; potrebbero essere i vostri genitori o i vostri figli e la loro vita adesso è distrutta. Potremmo essere noi i prossimi. È nostra responsabilità agire di fronte a questa ingiustizia. – ha affermato Cecilia, una delle partecipanti all’azione.    

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Le partecipanti all’azione hanno poi chiesto ai presenti di firmare la petizione, presente sul sito di Ultima Generazione per chiedere l’istituzione di un Fondo riparazione; dopo di che si sono spostate fuori dal cinema, dove hanno iniziato a parlare con i passanti, spiegando che cos’è il Fondo Riparazione.

Ciò che è successo a Valencia, ma anche una settimana fa, nella Sicilia orientaleCatania, non è una fatalità inevitabile ma l’effetto collaterale di un sistema politico-economico insostenibile. La Spagna e L’Italia hanno condizioni climatiche simili e quindi simili problemi da affrontare. Si affacciano entrambe sul Mediterraneo, un’area geografica in cui il riscaldamento globale corre veloce, di certo più veloce delle politiche che dovrebbero prevenire o quantomeno mitigare gli effetti e le inefficienze nella catena di allerta per le alluvione a Valencia ne sono una prova.

Non possiamo più permetterci di essere spettatori inerti. Dobbiamo mettere i nostri politici dinnanzi alle loro responsabilità nell’affrontare la crisi climatica e nel mettere al sicuro i territori fragili. Ne va della nostra vita.

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ABBIAMO NECESSITÀ DI UN FONDO RIPARAZIONE: firma anche tu la petizione per chiedere l’istituzione.

In Italia non siamo messi meglio della Spagna e lo sappiamo bene perché ci sono persone che le inefficienze del sistema, anche solo nell’ottenere dei risarcimenti dopo aver perso la casa in eventi climatici estremi, le vivono sulla propria pelle. Il PNACC (Piano nazionale adattamento ai cambiamenti climatici), approvato a gennaio di quest’anno è una scatola vuota. Per questo, chiediamo con ancora più forza, l’istituzione di un Fondo Riparazione preventivo, permanente e partecipato da prevedere annualmente nel bilancio dello Stato.

Il Fondo non dovrà servire solo come risarcimento danni, ma anche per mettere in sicurezza i territori più a rischio.

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I soldi dovranno essere ottenuti prendendoli dai responsabili della crisi climatica: attraverso l’eliminazione dei Sussidi Ambientalmente Dannosi (SAD), la tassazioni degli extra-profitti delle compagnie fossili, il taglio di stipendi premi e benefit ai loro manager, delle enormi spese della politica e delle sempre più ingenti spese militari. Per questo continueremo a scendere in strada, a fare azioni di disobbedienza civile nonviolenta, assumendoci la responsabilità delle nostre azioni, affrontando la repressione, tribunali e processi.

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