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Suburra: il lato oscuro di Roma nella serie che ha conquistato il mondo
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7 giorni fail
Un viaggio tra potere, corruzione e crimine nella capitale italiana
- Titolo originale: Suburra – La serie
- Genere: Drammatico, Crime, Thriller
- Ideatori: Daniele Cesarano, Barbara Petronio
- Basata su: Il romanzo “Suburra” di Giancarlo De Cataldo e Carlo BoniniPaese di origine: Italia
- Lingua: Italiano
- Numero di stagioni: 3
- Numero di episodi: 24
- Durata episodi: Circa 40-60 minuti
- Distribuzione: Netflix
- Anno di uscita: 2017 – 2020
- Principali interpreti: Alessandro Borghi (Aureliano Adami), Giacomo Ferrara (Alberto “Spadino” Anacleti), Eduardo Valdarnini (Gabriele “Lele” Marchilli), Claudia Gerini (Sara Monaschi), Filippo Nigro (Amedeo Cinaglia), Francesco Acquaroli (Samurai)
“Suburra – La serie” è una produzione italiana che ha rapidamente catturato l’attenzione del pubblico internazionale. Ambientata a Roma, la serie è un’immersione nel mondo oscuro della criminalità organizzata, della politica corrotta e delle istituzioni religiose compromesse. Ispirata all’omonimo film del 2015 e basata sul romanzo di Giancarlo De Cataldo e Carlo Bonini, “Suburra” esplora il lato nascosto della Città Eterna, rivelando una Roma ben diversa da quella delle cartoline turistiche.
La trama segue le vicende di tre giovani di diverse estrazioni sociali e culturali: Aureliano, figlio di un boss mafioso di Ostia; Spadino, membro della comunità sinti in cerca di emancipazione; e Lele, figlio di un poliziotto con una doppia vita. Le loro storie si intrecciano in un crescendo di violenza e tradimenti, mentre cercano di conquistare potere e ricchezza nel sottobosco criminale della capitale.
“Suburra” si distingue per la sua narrazione avvincente e i personaggi complessi, ciascuno con le proprie ambizioni e conflitti morali. La serie offre una rappresentazione cruda e realistica della criminalità, ma anche una critica sociale ai mali che affliggono la società contemporanea, mettendo in luce la permeabilità delle istituzioni al potere mafioso e l’ambiguità morale di molti dei suoi protagonisti.
Con una regia dinamica, una fotografia suggestiva che sfrutta al meglio le atmosfere della città e una colonna sonora incalzante, “Suburra – La serie” è diventata un cult, mostrando come le storie locali possano avere un impatto universale. Roma, con la sua bellezza e la sua decadenza, diventa un personaggio a sé stante, un palcoscenico ideale per questa saga di potere, sangue e vendetta.
La serie, divisa in tre stagioni, è stata acclamata per il suo ritmo incalzante e la sua capacità di tenere lo spettatore incollato allo schermo. “Suburra” non è solo un racconto di criminalità, ma una riflessione sulla natura del potere e su quanto gli individui siano disposti a sacrificare per ottenerlo. Concludendo con un finale ad alto tasso di suspense, la serie lascia un segno indelebile nel panorama televisivo italiano e internazionale.
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