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Suburra: Una danza di potere e corruzione nella Roma oscura

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Suburra

Il film di Stefano Sollima ci porta nel cuore torbido della capitale italiana, tra criminalità, politica e religione, in un racconto spietato e realistico

Scheda del Film

  • Titolo originale: Suburra
  • Regia: Stefano Sollima
  • Anno di uscita: 2015
  • Genere: Drammatico, Thriller, Noir
  • Durata: 130 minuti
  • Cast principale:
    • Pierfrancesco Favino (Filippo Malgradi)
    • Alessandro Borghi (Numero 8)
    • Claudio Amendola (Samurai)
    • Greta Scarano (Viola)
    • Elio Germano (Sebastiano)
  • Colonna sonora: M83
  • Paese di produzione: Italia
  • Lingua originale: Italiano

Suburra“, diretto da Stefano Sollima, è un film che immerge lo spettatore nella Roma nascosta e corrotta, una città in cui la linea tra legalità e illegalità si fa sempre più sottile e sfocata. Basato sul romanzo omonimo di Carlo Bonini e Giancarlo De Cataldo, il film ci racconta una storia di potere, ambizione e tradimenti che si intrecciano in una fitta rete di crimine organizzato, politica corrotta e influenze ecclesiastiche.

La trama si svolge in una piovosa e cupa Roma, teatro di un affresco criminale che vede coinvolti politici, boss della malavita e figure di spicco della Chiesa. Al centro della narrazione, ci sono diversi personaggi che rappresentano l’ambiguità morale e la sete di potere: il parlamentare corrotto Filippo Malgradi (interpretato da Pierfrancesco Favino), il giovane boss Numero 8 (Alessandro Borghi) e Samurai (Claudio Amendola), un ex terrorista divenuto il burattinaio delle operazioni criminali della capitale.

Ogni personaggio incarna un diverso aspetto della corruzione e del degrado morale che pervade la città.

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La trama si svolge in una piovosa e cupa Roma, teatro di un affresco criminale che vede coinvolti politici, boss della malavita e figure di spicco della Chiesa.

Al centro della narrazione, ci sono diversi personaggi che rappresentano l’ambiguità morale e la sete di potere: il parlamentare corrotto Filippo Malgradi (interpretato da Pierfrancesco Favino), il giovane boss Numero 8 (Alessandro Borghi) e Samurai (Claudio Amendola), un ex terrorista divenuto il burattinaio delle operazioni criminali della capitale. Ogni personaggio incarna un diverso aspetto della corruzione e del degrado morale che pervade la città.

Uno dei punti di forza di “Suburra” è la sua capacità di mescolare elementi di diversi generi cinematografici. Il film è un thriller politico, un dramma criminale e un noir contemporaneo, capace di sorprendere e coinvolgere lo spettatore con un ritmo serrato e una narrazione complessa.

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La colonna sonora, composta dal gruppo francese M83, aggiunge un ulteriore strato di intensità emotiva, con brani elettronici e malinconici che accentuano la tensione e il senso di inevitabilità che pervade la storia.

La sceneggiatura è ben scritta e costruisce una narrazione intricata ma coerente, che riesce a tenere lo spettatore incollato allo schermo fino all’ultimo minuto.

Le performance degli attori sono eccellenti: Pierfrancesco Favino brilla nel ruolo del politico compromesso, mostrando con maestria le sfumature del suo personaggio, mentre Alessandro Borghi offre una performance intensa e inquietante come giovane boss criminale.

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In conclusione, “Suburra” è un film potente e incisivo che offre una rappresentazione cruda e realistica della Roma contemporanea.

La sua capacità di affrontare temi complessi come la corruzione, il potere e la moralità, senza mai scadere nella banalità, lo rende un’opera imperdibile per chiunque sia interessato al cinema italiano contemporaneo e alle storie che scavano sotto la superficie per rivelare le verità scomode e nascoste della nostra società.

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