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Cronaca

Padre e figlio modenesi arrestati in Sri Lanka per contrabbando di specie protette

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I due responsabili sono stati catturati con 285 farfalle e piante endemiche rubate.

Due cittadini italiani sono stati arrestati in Sri Lanka con l’accusa di tentato contrabbando di specie protette. Un medico di 68 anni di Modena, e suo figlio ventenne sono stati fermati il 9 maggio scorso mentre si trovavano in vacanza nell’isola.

Secondo le informazioni riportate dall’edizione reggiana di Qn-il Resto del Carlino, i due si trovavano nel parco naturale di Yala, una delle aree protette più importanti del paese, quando avrebbero catturato numerosi insetti, in particolare farfalle, e raccolto piante autoctone. Ferrari, noto chirurgo ortopedico specializzato nella cura dell’alluce valgo e membro di un’associazione di entomologia, è un grande appassionato di farfalle.

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All’uscita dal parco, durante un controllo di routine da parte degli agenti dell’ufficio per la conservazione della fauna selvatica di Katagamuwa, padre e figlio si sarebbero mostrati agitati, suscitando il sospetto dei ranger.

L’ispezione dei loro zaini ha rivelato la presenza di 285 insetti, custoditi in barattoli di vetro, bottiglie e bustine, insieme a numerose foglie di piante autoctone.

Le autorità hanno immediatamente arrestato i due italiani, accusandoli di furto e contrabbando di specie protette. Attualmente, i due sono agli arresti domiciliari con il passaporto sequestrato, impedendo loro di lasciare l’isola in attesa di processo.

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L’udienza è prevista nei prossimi giorni. La moglie del medico e un avvocato li stanno assistendo sul posto.

Questo episodio ha sollevato preoccupazione sulle pratiche di raccolta e contrabbando di specie protette, sottolineando la necessità di rispettare le normative internazionali sulla conservazione della biodiversità.

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