Politica
Mastella: “Calenda è un odiatore e un diffamatore. Lo querelo”
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8 mesi fail
Mastella: Calenda è un odiatore e un diffamatore. Lo querelo, questo pariolino viziato che gioca a fare il bulletto”
Mastella querela Carlo Calenda. Tutto è partito da una critica mossa dal leader di Azione mossa ad Emma Bonino, per aver “Più Europa” ad allearsi con Renzi, costruendo così la formazione politica Stati Uniti d’Europa.
Nel post che ha fatto perdere la pazienza a Mastella, Calenda scrive: “Cara Emma senza alcuna polemica. Per Azione non ha alcun senso fare una lista e dire il giorno dopo ognuno andrà per la sua strada. Non ha alcun senso fare una lista che include movimenti che andranno in gruppi politici europei diversi. Non ha alcun senso portarsi dietro, sia pure per interposta persona, Cuffaro, Cesaro e Mastella. La cultura della mafia è l’opposto dei valori europei”. Poi il leader di Azione attacca anche Renzi scrivendo “Non ha alcun senso candidare in Ue – mentre combattiamo contro le influenze straniere nei processi democratici europei – chi è pagato da dittatori stranieri. Chiamare la lista Stati Uniti d’Europa non può coprire personaggi e comportamenti che rappresentano l’opposto dei valori europei”.
Mastella, vedendo il suo nome accostato alla mafia, ha letteralmente perso le staffe e, in una comunicazione inviata ai media, fa sapere di aver dato mandato per querelare Calenda
“Ho dato mandato di querelare Carlo Calenda. Questo pariolino viziato che gioca a fare il bulletto mediatico non può permettersi di associare il mio nome e la mia storia politica alla mafia. Mentre lui giocava a fare il figlio di mammà, io ho combattuto senza sconti la criminalità organizzata, da Ministro della Giustizia. Calenda non capisce nulla di politica, ma non pensavo fosse pure un maestro di maleducato e diffamante dileggio. Ci vedremo in tribunale”, lo scrive il Sindaco di Benevento e leader di Noi di Centro Clemente Mastella.
“Se Calenda studiasse al posto di fare l’odiatore social, saprebbe che da cattolico sono stato fautore e diretto protagonista di storiche battaglie care alla cultura radicale. Recependo la lezione di Giovanni Paolo II, sono stato da Guardasigilli il promotore dell’ultimo indulto che sia stato portato a termine in Italia. Lo annunciai a Regina Coeli il 2 giugno del 2006, nel carcere dove anche De Gasperi era stato recluso, con accanto la figlia Maria Romana, per sottolineare la connessione tra laicità solidale e cattolicesimo caritatevole. E alla condizione delle carceri io e mia moglie abbiamo sempre dedicato attenzione ed energie, come sempre hanno fatto in verità i Radicali”. Continua Mastella
“Renzi ha miracolato il pariolino con cariche importanti come quella di Ambasciatore e Ministro sottraendolo dall’anonimato cui era destinato. Calenda ha ripagato Renzi con perfidia e ingratitudine. Per me resta il ragazzotto cui affidavo le mie segnalazioni per il Cis di Nola: disse che mi avrebbe querelato ma non lo fece, perché è la verità. Stavolta non basterà l’intercessione di un avvocato comune amico che mi chiese con insistenza di ritirare la querela, ho il dovere di portarla avanti e non arretrerò di un millimetro per rispetto alla mia famiglia, alla mia etica e ai miei elettori”, conclude Mastella. “Se ha il coraggio rinunciasse all’immunità parlamentare”.
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