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Marano: Potere al Popolo: “Il Comune conferisca la cittadinanza onoraria ad Assange”

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Marano
foto da nota stampa

Marano: Potere al Popolo: “Il Comune conferisca la cittadinanza onoraria ad Assange”. Presso l’Alta Corte del Regno Unito

Per onestà intellettuale è necessario partire da una premessa: il conferimento della cittadinanza onoraria maranese a Julian Assange molto presumibilmente non avrà incidenza sul processo in atto ai suoi danni, per il quale, stando a quanto stabilito dalla Suprema Corte Britannica il 20 aprile dell’anno scorso, rischia l’estradizione negli Usa e, di conseguenza, una probabile condanna a 170 anni di carcere. E tra poco meno di un mese si terrà l’appello finale del processo contro Julian Assange presso l’Alta Corte del Regno Unito: sarà l’ultimo momento utile per evitare che il giornalista innocente venga incarcerato ingiustamente dagli USA!
Marano è una realtà troppo piccola e periferica per sperare di avere voce in capitolo in una questione a tutti gli effetti di natura geopolitica internazionale.

Tuttavia il gesto del conferimento della cittadinanza avrebbe un valore simbolico e politico altissimo, in quanto esprimerebbe la volontà da parte della comunità maranese di schierarsi dalla parte di chi ha impiegato le proprie conoscenze ed energie per fare emergere una verità che i potenti avrebbero voluto insabbiare, mistificare, nascondere. La verità di cui siamo venuti a conoscenza grazie all’azione giornalistica di Assange e del suo portale Wikileaks è quella dei crimini di guerra commessi dalla classe politica dirigente degli Stati Uniti e dei suoi alleati occidentali durante le guerre mosse dalla Nato in Afghanistan nel 2001 e in Iraq nel 2003.
Eppure, il carattere paradossale della democrazia occidentale – spesso sbandierata addirittura come modello di governo perfetto e superiore a quello di altri paesi – è che le porte della galera, con ogni probabilità, si apriranno non per chi ha commesso azioni criminali (perpetrando, come si vede nel video Collateral Murder, stragi di civili innocenti) ma per chi quelle azioni le ha disvelate e denunciate.  

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Il che rappresenterebbe un precedente pericolosissimo, che va anche al di là della questione specifica di Assange: si rischia, infatti, di censurare l’azione di inchiesta e di denuncia giornalistica, favorendo, al contrario, un giornalismo che non sia libero di esprimersi e di opporsi alla verità propagandata da chi detiene il potere, ma che sia perfettamente allineata ad esso.

Conferire la cittadinanza ad Assange sarebbe altresì un modo per rendere onore anche a chi, dalle nostre parti, ha a sua volta lottato contro un potere di minore portata rispetto a quello fronteggiato dal giornalista australiano ma non meno nocivo per la realtà in cui viviamo: facciamo riferimento all’infaticabile attività di denuncia di Giancarlo Siani contro il sistema camorristico che, approfittando del disagio economico delle persone e sull’assenza delle istituzioni, continua a imperversare sui nostri territori.

Per questo abbiamo già approntato un testo di delibera da sottoporre al Consiglio Comunale di Marano affinché si esprima e faccia sua la nostra proposta di conferire la cittadinanza onoraria ad Assange come già fatto da città come Reggio Emilia, Roma e Napoli.

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