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“Il ritratto del cuore” il romanzo di Giusy Celeste

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Il ritratto del cuore

Con “Il ritratto del Cuore”, Giusy Celeste cattura l’immaginazione dei lettori con la forza evocativa della sua scrittura

Casa editrice: autopubblicazione
Genere: narrativa
Pagine: 126
Prezzo: 11,71 euro

“Il ritratto del cuore”, scritto da Giusy Celeste, è un romanzo che narra la storia di Léonard, un giovane orfano che vive nel collegio Sainte Victoire, uno dei più antichi della Francia.

Nonostante la sua affascinante presenza e intelligenza, il ragazzo non ha mai provato alcun interesse nei confronti delle ragazze e non gode di grande popolarità tra i suoi compagni di scuola. L’unico amore di Léonard è la letteratura.

Il giovane passa infatti le sue giornate immerso tra le pagine dei libri, sia nella sua camera che nella biblioteca del collegio.

Il mistero sulla sua provenienza alimenta la curiosità dei suoi compagni che non riescono a comprendere come un ragazzo solo possa frequentare una scuola riservata ai figli delle famiglie reali.

La storia prende una svolta importante quando si avvicina il ballo annuale per celebrare la fondazione del collegio. Nonostante la tradizione, Léonard ha sempre preferito trascorrere la serata nella sua camera. Tuttavia questa volta la direttrice lo convince a partecipare all’evento promettendogli che gli avrebbe svelato cose molto importanti sulla sua storia familiare e sulle sue origini.

Durante la festa, Léonard incrocia lo sguardo di una giovane donna dal vestito celeste e con una maschera sul volto a forma di farfalla. Tra di loro nasce un’attrazione speciale e Léonard decide di invitarla a ballare. Improvvisamente però, distratta da qualcosa, la ragazza si allontana lasciando Léonard solo con il suo guanto in mano.

“Léonard era pieno d’ira e sgomento. Aveva girato tutta la notte per il collegio in cerca di lei, la donna che gli aveva rubato l’anima con i suoi grandi occhi da cerbiatta. Era riuscito ad inoltrarsi persino nell’area femminile, avrebbe rischiato qualsiasi cosa pur di rivederla, anche solo per qualche secondo. Sentiva di averne bisogno come un assetato desidera acqua in pieno deserto” scrive Giusy Celeste nel suo libro.

Tornato nella sua camera, Léonard scopre che all’interno del guanto è stata cucita un’antichissima penna stilografica. Deciso a comunicare con la misteriosa ragazza, le scrive una lettera utilizzando quella penna speciale.

Da quel momento, tutto cambia. La penna diventa il mezzo attraverso cui i due giovani si conoscono, comunicano  e si innamorano, anche senza potersi frequentare. La penna diventa anche uno strumento di scoperta e ricerca per Léonard, ormai consapevole delle sue radici misteriose. Sentendo che è arrivato il momento di conoscere i nomi dei suoi genitori, Léonard utilizza infatti la penna per intraprendere un viaggio nel suo passato per ricostruire l’albero genealogico che lo lega al presente.

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