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“Sulle trecce dell’assassino (semi-serial thriller)” di Andrea Fiore

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sulle trecce dell'assassino

Antrea Fiore con il suo “Sulle trecce dell’assassino (semi-serial thriller)” ci regala ore di ilarità in un giallo umoristico

Casa Editrice: PandiLettere Edizioni
Collana: Zafferano
Genere: Giallo umoristico
Pagine: 261
Prezzo: 16,50 €

«L’arredamento era in perfetto stile rococò drile rock, con mobili d’epoca e tappeti pregiati, e alle pareti, ricoperte da una raffinata carta da parati, spiccavano due quadri in particolare. Uno del Parmigianino, pittore italiano del XVI secolo finemente grattugiato su tela; l’altro, di Sir Francis Bacon, che, a differenza del primo, era solo affettato».

Andrea Fiore presenta il suo divertente romanzo “Sulle trecce dell’assassino (semi-serial thriller)”, in cui narra di un omicidio a sfondo tricologico.

La povera vittima risulta strangolata con una extension; inoltre, le sue folte e lunghe trecce tagliate e fatte sparire – «L’assassino ha lavorato bene. Non ha lasciato trecce!».

Il crimine è avvenuto da Giuseppy’s, il più famoso e frequentato salone d’acconciature uomo, donna, bambino della città di Gravetown; al momento del delitto c’era il titolare del salone, Giuseppy, il suo garzone e tre clienti.

I detective incaricati di risolvere il caso accorrono sul luogo dell’omicidio e cominciano a interrogare i reticenti testimoni, tra i quali si nasconde probabilmente il colpevole.

L’ispettore di polizia Peter Haddock e il suo assistente Dan Parrish sanno di dover fare un ottimo lavoro per riscattarsi da una brutta figura fatta poco prima: erano impegnati in un’esercitazione che prevedeva il disinnesco di una bomba atomica a Pechino ma avevano sbagliato i calcoli e si erano paracadutati in una piantagione di pomodorini rossi a Pachino, in Sicilia!

Andrea Fiore ci diletta con questo giallo umoristico che riesce a intrattenere e divertire ma in cui si gestisce bene anche il genere investigativo, presentando la storia delle indagini dei due protagonisti in modo esaustivo. Si creano, infatti, suspense e tensione, si disseminano indizi e si coinvolge quindi il lettore nella risoluzione dell’intricato caso.

Ironico e grottesco, questo romanzo fa trascorrere delle ore piacevoli mentre si seguono Haddock e Parrish nelle loro avventure tra cani pechinesi con le trecce, strambe formule chimiche, passaggi segreti e le assurde rivelazioni dei personaggi che ruotano intorno ai due detective, che sembrano avere ognuno qualcosa da nascondere.

Una menzione speciale va agli spiritosi giochi di parole utilizzati dall’autore. Anche i dialoghi sono brillanti, così come le descrizioni accurate dei bizzarri personaggi.

Il romanzo è attraversato da una vena di nonsense senza però mai esagerare: vi è infatti un ottimo bilanciamento tra realismo e comicità, che fa di quest’opera un perfetto semi-serial thriller. Con “Sulle trecce dell’assassino” la casa editrice PandiLettere Edizioni ha inaugurato la collana “Zafferano”, che ospiterà gialli illustrati di qualità e assolutamente imprevedibili.

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