Politica
Uve di pregio senza compratori e lavori del biodigestore tra i vitigni del Greco
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2 anni fail
Uve di pregio senza compratori. Vincenzo Ciampi M5S Campania: Drammatica emergenza per la vitivinicoltura in Irpinia
Uve di pregio di qualità aglianico senza compratori, potrebbe essere la vigilia di un disastro economico se non fossero vendute. Sul tema è intervenuto il Consigliere Regionale M5S Vincenzo Ciampi attraverso una nota inviata ai media.
“In queste ore sento di 25 mila quintali di uve varietà Aglianico senza compratori tra Paternopoli, Castelfranci e Montemarano. Se davvero non si riuscisse a conferire questo preziosissimo prodotto potremmo dire che siamo alla vigilia di un disastro economico”. Ha così esordito il Consigliere Ciampi.
“L’allarme delle associazioni dei coltivatori e l’appello al mondo della produzione e alle istituzioni, non può cadere inascoltato. È indispensabile trovare delle soluzioni, far funzionare il sistema consortile. I ritardi accumulati nelle schermaglie per il rinnovo degli organi della Camera di commercio vanno considerati come una delle ragioni delle difficoltà del settore”. Ha sottolineato ancora il pentastellato.
“Per me è inoltre incomprensibile come un progetto così invasivo come il biodigestore di Chianche continui ad andare avanti indisturbato: un impianto di trasformazione dei rifiuto umido in pieno areale del Greco di Tufo mi sembra uno scempio. Eppure nei giorni scorsi, il 10 agosto, un altro passo della procedura per l’avvio dei lavori è stato fatto con l’approvazione della proposta di aggiudicazione dell’affidamento dell’appalto integrato del valore di 18 milioni”. Ha inoltre aggiunto Ciampi
“Su Camera di commercio e biodigestore ho investito la Giunta regionale con mie interrogazioni, ovviamente”. Ha aggiunto ancora il Consigliere
“Siamo insomma alla vigilia dei lavori in una delicatissima area di altissima vocazione agricola, mentre il settore della vitivinicoltura – che dovrebbe essere trainante per l’Irpinia – mostra preoccupanti segni di cedimento, fino al punto che non si riescono a conferire le uve prodotte”. Ha sottolineato ancora
“Non vorrei mai vedere al macero quei chicchi, volentieri vedrei al macero le coscienze di chi guarda senza fiatare questo scempio”. Così ha concluso.
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