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Faida del Bronx, catturato l’ultimo latitante dei Silenzio

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Faida del Bronx. Preso l’ultimo latitante del clan Silenzio, era sfuggito all’arresto il 30 settembre del 2021

Faida del Bronx. Nella mattinata del 10 giugno a Napoli – in via Comunale Ottaviano – gli agenti della locale Squadra Mobile hanno catturato Tobia Esposito classe 1979.

L’uomo si era sottratto – il 30 settembre 2021 – all’esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Napoli. A richiedera la DDA di Napoli nei confronti di altre 27 persone.

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Tutte ritenute gravemente indiziate di partecipazione ad associazione di tipo mafioso e di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.

Alcuni di essi ritenuti gravemente indiziati anche dei delitti di omicidio, detenzione e porto di armi da sparo ed estorsione. 

Le indagini avevano permesso di ricostruire gli equilibri criminali sul territorio di San Giovanni a Teduccio.

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Il territorio, infatti, era caratterizzato da numerosi fatti di sangue causati dalla faida in atto nel 2018 tra diverse famiglie di camorra, nonostante gli arresti e le sentenze di condanna.

Tali sodalizi criminali sono espressione di due più ampie confederazioni, l’Alleanza di Secondigliano e il clan Mazzarella. Esse si contendono, da sempre, il controllo esclusivo della città di Napoli e Provincia.

Le attività di indagine sono partite nel mese di gennaio 2018 in seguito all’omicidio di Annamaria Palmieri. La donna era il braccio destro di Maria Domizio, reggente del clan Formicola.

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Le indagini hanno permesso di ricostruire una violenta contrapposizione armata tra il clan Silenzio e Formicola.

Entrambe rientrano nell’influenza del cartello dominante Rinaldi-Formicola-Reale. A sua volta riconducibile all’Alleanza di Secondigliano.

Numerose le azioni violente ricostruite nell’ordinanza cautelare attraverso le quali il clan Silenzio costringeva interi nuclei familiari ad abbandonare le proprie abitazioni, legittimamente occupate.

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In questo modo garantivano ai membri ed affiliati della famiglia Silenzio il controllo militare del cosiddetto Rione Bronx.

Non solo, garantivano la gestione di tutte le attività illecite, in particolare estorsioni e controllo delle piazze di spaccio.

In tale contesto si inquadra anche la ricostruzione del quadro indiziario relativo all’omicidio di Annamaria Palmieri, avvenuto in data 23 gennaio 2018.

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Esso – secondo gli inquirenti – risulterebbe il primo eclatante atto delittuoso. Un atto che avrebbe dato una feroce dimostrazione del disegno criminoso del gruppo, nonché delle successive azioni criminose riconducibili alla reazione violenta del cartello dei Mazzarella.

Non solo, anche delle dinamiche criminali correlate al controllo dei flussi di importazione dalla Spagna degli stupefacenti.

Tali flussi non solo erano destinati alle piazze di spaccio di San Giovanni a Teduccio, ma anche a quelle di altri quartieri napoletani come Barra, Secondigliano, e di altri comuni della Campania.

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