Ricattati e ricattatori, riceviamo e pubblichiamo una lettera delle opposizioni politiche di Melito di Napoli
“Ricattati e ricattatori: lettera aperta al sindaco Mottola”. Questo è il titolo di un nuovo documento delle opposizioni di Melito giunto in redazione a seguito del manifesto fatto affiggere dal Sindaco Mottola.
Non si placano quindi le polemiche scatenate da l’assenza dei consiglieri di maggioranza in due Consigli comunali consecutivi. All’interno del nuovo manifesto delle opposizioni importanti spunti che andrebbero chiariti, soprattutto dopo le gli scambi di vedute a colpi di affissioni pubbliche.
Oltretutto sono presenti tre domande che meritano attenzione. Meritano una risposta per rispetto dei cittadini di Melito che hanno inteso affidare il governo della città al Sindaco Mottola.
Di seguito il testo integrale.
Ricattati e ricattatori: lettera aperta al sindaco Mottola
Nel manifesto da lei scritto e fatto affiggere per le vie della città dopo che la maggioranza che la sostiene (?) disertava il consiglio comunale, lei ha affermato di essere sotto ricatto politico da parte dei consiglieri della sua maggioranza, invitando questi ultimi a sfiduciarla, in quanto lei non avrebbe mai ceduto ai ricatti cui era sottoposto.
Al suo preoccupante grido d’allarme 10 consiglieri pubblicamente definitisi “ricattatori”, firmatari, però anonimi, di un sintetico, ma eloquente, manifesto, rispondevano affermando di averla, sì, ricattato ma per “princìpi” come:
Trasparenza prima di tutto. I dieci chiedono ingresso definitivo nella Stazione Unica Appaltante- Provveditorato Ministeriale per le Opere Pubbliche, per tutte le procedure di gara bandite dal Comune;
Uguaglianza per tutti. I “ricattatori” reclamano la creazione di una short-list per conferimento di incarichi tecnici e professionali;
Chi sbaglia paga di tasca propria. Questa richiesta, per quanti sforzi possiamo fare, resta per noi criptica (e non ci aiuta il riferimento ad un non meglio specificato verbale dei vigili del fuoco e ad una consequenziale Determina n 36 del 20/01/2022).
Ora, è evidente che in questa vicenda qualcuno mente sapendo di mentire. O lei si è inventato di punto in bianco una storia di inesistenti ricatti (calunniando infondatamente la maggioranza che la dovrebbe sostenere), o è lei, sindaco, a non voler improntare la sua amministrazione su criteri di trasparenza, uguaglianza e responsabilità.
O, forse, dobbiamo pensare che i ricatti da lei denunciati non siano di carattere politico, ma di altra natura, e in quanto tali non potrebbero essere elencati in un manifesto pubblico.
Se però è così, Lei avrebbe il dovere di denunciarli alle competenti autorità giudiziarie: avrebbe dovuto farlo ieri, Sindaco, oggi sarebbe già tardi (cosa che, in questo caso, la invitiamo comunque a fare subito). Le chiediamo a questo punto: Ha subito ricatti? Se sì, ricatti di quale natura? Chi sono i soggetti che la ricattano?
Senza risposte a queste domande la sua già minata credibilità politica ne uscirebbe definitivamente compromessa.
D’altronde riteniamo che lei debba queste risposte alla cittadinanza; alle forze dell’ordine; all’autorità giudiziaria; alla Prefettura; alle istituzioni ed a tutti coloro che quotidianamente cercano di riportare in città legalità e trasparenza (senza futili proclami social), allontanando quel torvo e fosco clima che sta accompagnando la sua amministrazione.
Lettera aperta dei partiti: PD, M5S, Davvero ecologia&diritti, LiberiAmo Melito, Free Melito, L’Asinello #ScegliAMoMelito e Melito Libera – Pellecchia Sindaco