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Sant’Antimo, dichiarato il dissesto finanziario

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Comune di Sant'Antimo

La Commissione straordinaria nonostate tutto quanto messo in atto per recuperare 11 milioni di euro, non è riuscita ad impedire il dissesto a causa di pesanti pignoramenti

Il comune di Sant’Antimo ufficialmente in dissesto finanziario. Lo ha annunciato la Commissione Straordinaria del Comune, composta da Maura Nicolina Perrotta, Simonetta Calcaterra e Salvatore Carli in una nota stampa pubblicata sul sito ufficiale del Comune. La delibera che lo dichiara è la numero del 19 luglio 2021.

Nella nota si legge: “Sin dall’insediamento l’Organo commissariale ha profuso massimo impegno per
fronteggiare le gravi criticità economiche emerse, causate da situazioni debitorie pregresse”
.

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I commissari hanno assunto come è noto tutte le misure necessariare per fronteggiare gli effetti del deficit ereditati. Tagliate, infatti, come risporta la nota, “le spese non indispensabili”, e operato“il recupero delle entrate nei confronti dei contribuenti morosi“. Rischiesta, inoltre, la “anticipazione di liquidità ai competenti organi centrali, con cui si è reso possibile estinguere debiti pregressi per oltre 11 milioni di euro, per impedire ulteriori oneri accessori a carico dell’Ente”.

Nonostante tutti le azioni messe in campo, spiegano i Commissari, “recenti pignoramenti di ingentissima portata, scaturenti da ulteriori debiti emersi privi di totale copertura finanziaria, contratti dalle precedenti amministrazioni elettive, hanno prodotto un blocco di somme giacenti nella cassa comunale per ulteriori 15 milioni circa di euro”.

Tale condizione ha determinato in tal modo un deficit talmente grave da non consentire più l’assolvimento dei servizi indispensabili. Il tutto certificato anche dalla relazione del collegio dei Revisori dei Contabili.

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La Commissione, in applicazione della normativa di settore e del parere fornito dal collegio dei revisori, ha dichiarato il dissesto finanziario.

Tuttavia nella nota della Commissione straordinaria si parla di debiti senza copertura e tanto altro. Chi pagherà questa sciagura economica? Si dice ancora nella nota che la grave situazione debitoria deriva dalle amministrazioni passate. Si chiederà conto a tali amministrazioni delle scelte evidentemente fatte senza tener conto della copertura finanziaria? Oppure come spesso accade pagheranno i cittadini?

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