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Melito, Stravolo: “Le ragioni di una scelta, il mio addio a Fratelli d’Italia”

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Vincenzo Stravolo Melito

Stravolo: “Basta essere figli e parenti di sindaci ed onorevoli per rivestire cariche come quelle del consigliere regionale?”

“Quando sono entrato in Fratelli d’Italia e precisamente quando ho accettato di divenire Commissario cittadino di questo partito ho iniziato ad interagire con molte persone.

Sin da subito, ho capito di avere di fronte molte persone stanche e deluse dalla politica.
Non mi sono fermato, anzi, questo mi ha dato la voglia di fare, ho lavorato sul territorio con la speranza di diffondere la parola cambiamento e riscatto.

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Ho cercato di diffondere un messaggio semplice : “se combatti qualcosa può ancora cambiare”, ho lavorato attivandomi sul territorio facendo delle proposte, proponendo nuove idee.

Giorno dopo giorno mi sono reso conto che percorrevo il binario giusto, stavo vincendo “la mia scommessa” molte persone si sono sentiti come guidati e motivati, appoggiando le mie iniziative e quindi nuovi attivisti sul territorio.

Tutto era in crescita: il numero di seguaci, le proposte, le iniziative fatte e anche l’affetto degli amici, dei conoscenti.

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Ma le sorprese nella vita non finiscono mai… Sono iniziate a girare voci sull’entrata nel partito di soggetti trasformisti, non ho mai creduto potesse essere vero, non avevo dato il giusto peso perché da sempre sono stato convinto che ad accreditare un soggetto ad un partito non possono essere i numeri ma l’ideale, la condivisione delle idee nonché la militanza attiva.

Quando ho scoperto che non si trattava di una voce ma bensì di un dato reale, ho spiegato Il perché del mio non essere d’accordo, l’ho fatto mettendoci la cosa a cui più tengo: la faccia!

L’ho fatto mettendoci anche il cuore se vogliamo, perché con chi mi segue è nato anche un rapporto di stima ed affetto personale. Ho sofferto per loro, perché ho notato in loro quel sentimento iniziale che tanto avevo combattuto: la sfiducia nella politica.

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Qualcuno di loro mi ha chiesto: a cosa serve la militanza, il sacrificio, le lotte se poi nel partito entrano personaggi che vanificano tutto ciò? qualche dirigente ha detto che FdI non è il partito dei veti ma dei voti?

Perché io dovrei tra le tante cose condividere la scelta di candidare direttamente alle regionali gente che non ha mai fatto politica, mai fatto associazionismo? Che messaggio lanciamo?

Basta essere figli e parenti di sindaci ed onorevoli per rivestire cariche come quelle del consigliere regionale?

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E chi fa militanza? Un tempo si diceva: “chi milita merita!” Ora non è più così?

Tutti sanno che questa amministrazione è incurante delle istanze dei cittadini! Motivo per cui ho fatto tante proposte, mai ahimè nessuna è stata accolta!

Ho portato avanti tante iniziative sul territorio, ma mai ho visto il candidato regionale scelto da FdI partecipare.

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Poi ho letto a mezzo Facebook apprezzamenti verso le azioni della Lega, quindi questo candidato che idee ha? Sposa il pensiero Lega ma si candida con FdI? Ma ci rendiamo conto della pagliacciata? Si o no?

I colleghi o meglio gli ex colleghi di partito che oggi mi dicono che non dovevo mollare. A loro dico: ho mollato perchè non ho condiviso la questione e non ho avuto sostegno pubblico da nessuno o quasi. Le battaglie il sottoscritto le porta avanti o da solo o con chi come me ci mette la faccia.

La politica è pubblica, potevano esprimere il loro pensiero pubblicamente, invece di farmi testimonianze di solidarietà in forma privata, e mi fermo qua…

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Difendo il mio orgoglio e le mie idee, continuerò sul mio binario accanto a quelle persone che mi hanno compreso, perché sono le stesse che continueranno a collaborare con me per dare un contributo ad una comunità afflitta da mille problemi.

Una comunità a cui una pessima gestione sta togliendo il respiro! Non mi arrendo, non mi fermo! Melito ha bisogno di gente motivata! Andrò avanti, con l’impegno di sempre, con i miei amici, ex militanti di un partito che ci ha delusi ma non ci ha fermati.

Più forti di prima daremo sempre il nostro aiuto e la nostra presenza a Melito”.

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Nota stampa Vincenzo Stravolo

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