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Gp Brasile: Verstappen vince ed ipoteca il mondiale.

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Alpine a podio con Ocon e Gasly

Non vinceva da 10 gare, partiva dalla posizione 17, tutto sembrava girare male ma se Verstappen è campione del mondo non lo è per caso ed infatti vince in Brasile ed ipoteca il mondiale.

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Il weekend del Brasile è un misto di emozione e tensione. La spunta Verstappen a termine di una gara da brividi. La gara inizia già con un colpo di scena. Durante il giro di formazione, Stroll commette un errore anche a causa della pista bagnata e costringe i commissari a rivedere la procedura di partenza. I primi cinque non rispettano questa procedura rischiando una penalità che non arriva.

Super partenza di Verstappen che partito dalla diciassettesima posizione in un giro rientra già in zona punti. Russell brucia Norris e si mette al comando. Dietro i primi due Tsunoda e Lawson. La gara è emozionante con un meteo assoluto protagonista. Tra i big il primo a fermarsi è Leclerc che ritorna in pista con le gomme intermedie. La scelta sembra azzardata ma tutti seguono il monegasco tranne Tsunoda, Perez e Lawson che decidono per gli pneumatici da bagnato estremo.

Le condizioni di visibità diventano difficili ed i commissari decidono per mandare la Sefety car in pista. Sotto regime di Sefety car altro colpo di scena. Colapinto perde il controllo della sua Williams e così la bandiera rossa diventa inevitabile. Verstappen, Ocon e Gasly così beccano il jolly e praticamente, con la gara ferma, possono cambiare pneumatici e fare un pit spot praticamente “gratis”.

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La gara riparte con Ocon al comando, seguito da Verstappen, Gasly, Norris, Russell, Tsunoda, Leclerc, Piastri, Alonso e Lawson nella zona punti. La ripartenza avviene con la Sefety car che dopo un giro lascia la pista ma con una zona della pista più da gomme da bagnato estremo che da intermedie. In questa condizione fioccano gli errori. Prima Norris e poi Leclerc rischiano grosso ma restano in gara. Sainz invece si gira, mette la macchina nelle barriere ed è costretto al ritiro costringendo di nuovo i commissari a far uscire la Sefety car. La gara riprende al giro 42 con Ocon a dettare il passo seguito da Verstappen. Il campione del mondo supera Ocon e si porta al comando, Norris sbaglia e Leclerc ne passa due salendo al quarto posto. La Ferrari soffre in condizioni di pista bagnata e viene superata da Russell che si mette a caccia delle Alpine.

Davanti, Verstappen diventa un martello, inallena giri veloci a ripetizione e vola via. La vera impresa è della Alpine che sale sul podio con entrambe le monoposto. Russell quarto, davanti a Leclerc. Norris sesto il vero deluso, seguito da Piastri che causa 10′ di penalità chiude ottavo. Tsunoda settimo. Chiudono la zona punti Lawson ed Hamilton.

Verstappen porta il suo vantaggio su Norris a 62 punti, vincendo a Las Vegas sarà di nuovo campione del mondo. Aperta ancora la lotta per il mondiale costruttori con la Ferrari che deve recuperare 36 punti per riportare un titolo costruttori che manca dal 2008.

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