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Ultima Generazione: La società austriaca ha fallito, e quella italiana?

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Ultima Generazione Italia continua a crescere e pubblica nuovo Diario Climatico per chiedere un Fondo Riparazione

Roma, 12 agosto 2024 – È stata annunciata la fine delle proteste da parte di Letzte Generation Österreich, la campagna austriaca di disobbedienza civile, perché come riportato nel comunicato stampa ufficiale: “Ci rendiamo conto che l’Austria vuole rimanere nell’ignoranza fossile e quindi accetta di essere in parte responsabile della morte di miliardi di persone. La società ha fallito. Stiamo facendo spazio per far emergere qualcosa di nuovo.”

Alla luce della notizia arrivata anche in Italia, abbiamo pubblicato il diario climatico estivo per riportare l’attenzione alla drammatica situazione in Italia.

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C’è il rischio di abituarsi a questi accadimenti, che non fanno più ‘notizia’, a meno che non ci siano delle vittime.

Ma per le persone che in pochi minuti perdono molto se non tutto della propria quotidianità, è un dramma enorme. Per questo Ultima Generazione continua a pubblicare mensilmente il diario climatico: un atto di solidarietà per le realtà colpite, e un servizio agli organi di informazione.

Simona, portavoce di Ultima Generazione, ha dichiarato: Inviamo solidarietà ai nostri vicini austriaci e li ammiriamo per avere preso questa scelta difficile che però ha permesso di trasmettere chiaramente e esplicitamente il rischio che, come società, stiamo correndo se rimaniamo fermi davanti a un governo criminale.

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Stiamo parlando di miliardi di morti, questa è la verità.

La campagna italiana è forte e continua a crescere, abbiamo raccolto oltre 20.000 euro in meno di venti giorni il che dimostra il supporto di cui godiamo.

Il diario climatico appena pubblicato sui nostri social dimostra quanto sia necessario un movimento di disobbedienza civile resiliente che eserciti pressione sul governo affinché agisca, soprattutto in un paese sud europeo che è più esposto alla crisi climatica.  

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In piena consapevolezza, tutti noi abbiamo fatto sacrifici importanti e in diversi modi compromesso parte del nostro futuro.

Lo abbiamo scelto perché la situazione di emergenza e urgenza nella quale ci troviamo lo richiede, oggi come domani. Non solo vogliamo assolutamente continuare a progettare e realizzare azioni di disobbedienza civile, ma sappiamo che queste sono azioni fondamentali per mantenere l’attenzione alta sulla crisi eco-climatica e sulla salvaguardia dei pilastri della nostra democrazia.

DIARIO CLIMATICO DELL’ESTATE

Ultima Generazione ha pubblicato sulle sue pagine social, Facebook e Instagram, il reel Diario Climatico, in cui sono raccolte immagini degli eventi climatici estremi dei mesi estivi. La crisi climatica, i cui effetti distrutti sono amplificati dall’incuria dei territori è innegabile, anche per questo governo, i cui esponenti hanno sempre ignorato o minimizzato il problema. Peccato che alla tragedia rispondano con la farsa.

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Ma il governo, anziché comprendere la necessità di un Fondo Riparazione, ha scaricato già dallo scorso anno la responsabilità sui privati: nella Legge di Bilancio 2024 è stato stabilito che le imprese devono obbligatoriamente assicurarsi contro i danni causati da eventi estremi. E le famiglie? I cittadini? Un regalo del governo al sistema delle assicurazioni private.

ABBIAMO SCRITTO UNA LETTERA APERTA ALLA MELONI E SCHIFANI SULLA DRAMMATICA SITUAZIONE DELLA SICILIA

Si può inviare online da qualche giorno la lettera aperta che tutti i siciliani e gli italiani, tramite un’email, possono far arrivare alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni e al presidente della Regione Sicilia Renato Schifani per chiedere un Fondo Riparazione di 20 miliardi, che possa aiutare per primi i siciliani rispetto alla drammatica situazione di una siccità che perdura da mesi.

UN FONDO RIPARAZIONE

La nostra richiesta è di un Fondo Riparazione preventivo, permanente e partecipato da prevedere annualmente nel bilancio dello Stato. I soldi dovranno essere ottenuti attraverso l’eliminazione dei Sussidi Ambientalmente Dannosi (SAD), la tassazioni degli extra-profitti delle compagnie fossili, il taglio di stipendi premi e benefit ai loro manager, delle enormi spese della politica e delle sempre più ingenti spese militari.  Per questo continueremo a scendere in strada, a fare azioni di disobbedienza civile nonviolenta, assumendoci la responsabilità delle nostre azioni, affrontando la repressione, tribunali e processi.

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