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Ultima Generazione: Sicilia, Irresponsabile la politica. Chiediamo un fondo di riparazione alla Meloni e Schifati
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Ultima Generazione: Scriviamo una lettera per pretendere soluzioni alla drammatica emergenza idrica in Sicilia
Palermo, 9 agosto 2024 – Si può inviare online da oggi la lettera aperta che tutti i siciliani e gli italiani, tramite un’email, possono far arrivare alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni e al presidente della Regione Sicilia Renato Schifani per chiedere un Fondo Riparazione di 20 miliardi, che possa aiutare per primi i siciliani rispetto alla drammatica situazione di una siccità che perdura da mesi. La situazione emergenziale in Sicilia è una prova inconfutabile della necessità di un Fondo Riparazione nazionale.
Questo fondo potrebbe essere usato sia per misure immediate come per la sospensione dei tributi degli agricoltori e per pagare l’arrivo dell’acqua via mare ma anche per interventi più strutturali come lo stop alle perdite d’acqua dalle tubature.
Renato, un agricoltore che abbiamo incontrato nel catanese ci ha raccontato: Io sono testimone di bacini pronti da 50 anni, senza una goccia d’acqua. La politica dice di fare nuovi bacini, ma perché non sfruttiamo quelli che abbiamo? L’acqua non la dobbiamo cercare nel periodo quando non c’è, ma quando c’è. I nostri amministratori locali, non quelli a Roma perchè non so cosa facciano, ma quelli locali non si impegnano per la propria isola, per la propria terra. Perché permettono che l’acqua, un bene preziosissimo, venga sprecato? Queste tubature colabrodo, che se ne parla da decenni, mai vengono aggiustate?
UNA SITUAZIONE DRAMMATICA DALL’INVERNO
In pieno inverno, il presidente Schifani ha dichiarato lo scorso 9 febbraio lo stato di calamità naturale, ma da allora la situazione è progressivamente peggiorata: acqua razionata nei Comuni, autobotti in soccorso delle popolazioni e del bestiame, laghi prosciugati, agricoltori che sono costretti ad abbattere gli animali per mancanza d’acqua, turisti che disdicono perché nelle strutture non c’è acqua corrente.
LA NOSTRA VOCE DI ALLARME HA RICEVUTO SOLO FOGLI DI VIA
Sono mesi che persone aderenti alla campagna Fondo Riparazione di Ultima Generazione cercano di richiamare all’attenzione il governo regionale riguardo l’emergenza idrica in Sicilia. A gennaio siamo state al fiume Alcantara che, nel mese di maggiore concentrazione di piogge e nevicate, aveva il letto completamente asciutto, al punto da potersi fotografare seduti sopra. Di nuovo ad aprile, diverse persone si sono immerse sulle acque della fontana danzante più grande d’Italia per sollecitare il governo ad intervenire. Abbiamo messo i nostri corpi in prima linea per denunciare il dramma dell’emergenza idrica, protestando contro lo spreco di risorse idriche a scopo di mera attrazione turistica. Abbiamo anche insistito attraverso una Parata Satirica di protesta, per le vie del centro di Palermo con le voci di altre realtà associative, per denunciare l’inerzia delle istituzioni riguardo la crisi idrica della Regione. Ora attraverso la ‘lettera aperta’, vogliamo che più persone possibili possano esplicitare la loro preoccupazione e indignazione davanti a questa emergenza preannunciata sotto gli occhi di tutti.
I GOVERNI METTONO SOLDI SOLO PER IL PONTE SULLO STRETTO
L’inadempienza dei governi regionale e nazionale, che dimostrano quanto siano impreparati e incompetenti nella gestione della crisi climatica in atto, peggiora la condizione di disagio estremo che in questo momento la comunità civile sta attraversando. Come si fa spendere 1 miliardo e 300 milioni di euro per un ponte inutile quando la popolazione non ha la sicurezza di avere l’acqua corrente in casa?
DOVE PRENDERE I SOLDI PER IL FONDO RIPARAZIONE
Dinanzi al dramma degli eventi estremi che sono diventati la nostra normalità e al dramma totalmente ignorato da questo governo, gridiamo con ancora più forza la nostra richiesta di un Fondo Riparazione preventivo, permanente e partecipato da prevedere annualmente nel bilancio dello Stato. I soldi dovranno essere ottenuti attraverso l’eliminazione dei Sussidi Ambientalmente Dannosi (SAD), la tassazioni degli extra-profitti delle compagnie fossili, il taglio di stipendi premi e benefit ai loro manager, delle enormi spese della politica e delle sempre più ingenti spese militari. Questo Governo, come i precedenti, non ha alcuna intenzione di affrontare i problemi strutturali alla base della crisi ecologica e sociale in corso.
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