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Cronaca

Sequestrata società inesistente: indagati due irpini

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Sequestrata società inesistente

Sequestrata società inesistente. Falso ideologico in atto pubblico: Gli indagati avrebbero indotto in errore titolari di agenzie automobilistiche

Sequestrata una società inesistente. All’esito di complesse attività di indagini coordinate dai magistrati della Procura della Repubblica di Benevento, i Carabinieri della Stazione di Dentecane hanno eseguito un’Ordinanza del Tribunale del Riesame di Benevento.

Il provvedimento, emesso a seguito di accoglimento dell’appello del Pubblico Ministero avverso il rigetto del Gip presso il Tribunale di una richiesta cautelare reale, ha disposto il sequestro preventivo di una società risultata – di fatto – inesistente, delle relative quote e ogni altro bene alla stessa riconducibile. A finire sotto sequestro in particolare un parco macchine di oltre duecento veicoli. Son

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Sono due gli indagati, un 50enne di Pietradefusi ed un 59enne di Avellino. Per loro l’accusa è di “falso ideologico in atto pubblico attraverso l’induzione in errore di pubblico ufficiale”.

I due, dissimulando l’esistenza della S.r.l., la cui sede legale era stata indicata presso l’indirizzo di residenza di uno dei correi, avrebbero reiteratamente indotto i titolari di agenzie automobilistiche – che di fatto svolgono pubbliche funzioni per conto del Pubblico Registro Automobilistico – ad effettuare passaggi di proprietà in sostanza fasulli.

Le autovetture sarebbero entrate in possesso non dei titolari formali delle società, ma di altri soggetti con l’impossibilità di accertare il reale utilizzatore.

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Dalle indagini è emerso ripetutamente che le autovetture in questione erano utilizzate per commettere reati contro il patrimonio, ovvero per circolare nonostante fossero gravate da sanzioni amministrative.

Il provvedimento oggi eseguito è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari. Contro di essa sono ammessi mezzi di impugnazione e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva.

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