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Striscione di Casapound alla CGIL di Salerno: scatta il presidio
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Striscione di Casapound alla CGIL di Salerno. Organizzato presidio di risposta delle associazioni e Organizzazioni Sindacali
Comparso il due giugno uno striscione di Casapound davanti alla sede della CGIL di Salerno. Il manifesto recita: “31.05 Anpi, Cgil, Arcigay etc., paura dei libri?” con il logo del noto movimento di estrema destra.
Il testo dello striscione fa riferimento ad un libro “Controstoria della Resistenza” di Tommaso Indelli, edito da Altafronte. Il libro in questione doveva essere presentato in una libreria cittadina, evento poi annullato a seguito delle fortissime critiche sollevate dall’ANPI, dalla CGIL, dall’Arcigay ed altre associazioni locali.
Alla posizione dello striscione Le associazione hanno organizzato un presidio presso la sede dell’Organizzazione Sindacale e poi è seguita la durissima risposta di Luigi Adinolfi, segretario confederale della CGIL di Salerno affidata ad un post su Facebook.
«Con i fascisti abbiamo smesso di parlare il 25 aprile del 1945 … ed infatti non avremmo voluto parlare di loro … troppa importanza e troppa pubblicità … ma non possiamo permettere che le ns. sedi vengano violate o meglio “sporcate” da chicchessia. Anche se il nome (Casapound) e la matrice (fascista) la conosciamo molto bene». Cosi esordisce Adinolfi
«Per questo stamattina assieme alle associazioni di sinistra, all’Anpi ed altre sigle sindacali abbiamo partecipato ad un presidio presso la ns. sede in risposta allo striscione intimidatorio che il 2 giugno (che coincidenza) è stato affisso da Casapound sotto la sede della CGIL di Salerno». Continua l’esponente della CIGL di Salerno
«Tutto nasce perché in modo unitario abbiamo preso posizione contro la presentazione di un “pseudo” libro che voleva cavalcare il vento di revisionismo storico su cui soffia l’attuale quadro politico governante, riguardo alla Resistenza e di tutto quello che successivamente ne è scaturito: la liberazione dai nazifascisti, la fondazione della Repubblica Italiana, la Costituzione». Ha rimarcato Luigi Adinolfi
«Noi non abbiamo paura di alcun libro così come non ci faremo intimidire da azioni vigliacche ma abbiamo il dovere di vegliare e difendere la democrazia e l’antifascismo praticante. Lo abbiamo fatto nel passato, lo facciamo oggi e lo faremo domani». Così concluse il Segretario della CGIL di Salerno
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