Connettiti con noi

Tech

Tech: quanto vale il mondo del gaming in Italia?

Pubblicato

il

il gamimg

Una analisi quanto vale il mondo del Gaming nella nostra nazione nel settore Tech. Ecco qualche dato

Tech: quanto vale il mondo del gaming? Una crescita che non si arresta più. Il mercato videoludico non è più, ormai, un mondo per pochi, per ragazzini, per appassionati, ma un vero e proprio business che muove una macchina mondiale da centinaia di miliardi l’anno. Dagli scatoloni delle sale gioco degli anni ’80, infatti, l’universo dei gaming si è notevolmente evoluto, non solo da un punto di vista prettamente tecnologico con miglioramenti incredibili in termini di IA, grafica e storytelling, ma anche da quello delle piattaforme offerte (dai pc ai vari tipi di console come Plasystation, Xbox e Wii) e soprattutto del coinvolgimento del pubblico con maxi pubblicità, mega eventi promozionali e grandi tornei mondiali.

I dati del 2022

Se a livello globale il giro d’affari del gaming si può stimare in 200 miliardi di dollari, nella nostra penisola l’industria del videogioco il mercato vale 2,2 miliardi di euro, un dato che è in crescita rispetto agli anni precedenti di circa il 3%. È quanto si evince da uno studio di IIDEA (Italian Interactive Digital Entertainment Association), l’associazione che riunisce tutti i maggiori player del mondo del gaming come produttori, editori e sviluppatori sia per quanto riguarda le console in sé che i videogiochi. Per capire quanto stia crescendo questo tipo di industria, basti sapere che nel 2018 il giro d’affari italiano si attestava sul miliardo e ottocento milioni di euro, nel 2020, complice anche la situazione generale che costringeva a rimanere a casa, c’è stato un boom con più di 2,2 miliardi di fatturato e nel 2021, e la conseguente “ricerca di libertà” della gente ma anche a causa della creazione esponenziale di nuove piattaforme digitali e nuove app, si è assistito a una contrazione del mercato con una generazione di profitti di 1,8 miliardi di euro. Il settore, inoltre, porta benefici anche sotto il punto di vista dell’indotto occupazionale. Questa industria, nel nostro Paese, genera quasi mille posti di lavoro, il cui 79% dei dipendenti si trova in un’età inferiore ai 36 anni.

Il boom degli e-sport

Nell’universo delle console, delle postazioni stratosferiche di gaming, ma anche sui piccoli schermi degli smartphone, sta avendo un boom incredibile il mondo degli e-sport. Solo questo comparto in Italia, nel 2022, ha avuto un impatto di circa 38 milioni di euro, in crescita rispetto al dato dell’anno precedente che era di 30 milioni di euro. Queste cifre, nella logica di ridistribuzione per investimenti del settore, premiano naturalmente l’imprenditoria in quanto tale ma a beneficiarne sono anche i publisher, gli organizzatori dei tornei ma anche, e soprattutto, gli analisti, i content creator, e naturalmente i player. Infine non si può non calcolare tutto il settore del marketing e del merchandising che ha un impatto di poco più di 10 milioni di euro.

Le sale gioco virtuali

Come si è visto il giro d’affari del mondo del videogame è enorme e cresce sempre più. Ma come si può dedurre, questa industria non porta benefici solo a se stessa ma trascina anche settori paralleli del gaming come per esempio quello delle sale da gioco virtuali, di piattaforme digitali dove trovare avventure video ludiche e dove trovare siti di blackjack o di poker, tornei online di giochi di carte italiani, Bingo, Lotto e Superenalotto. Un mondo che attira molto gli italiani, tanto da avere un giro d’affari totale, comprendendo il gioco fisico e quello digitale, nel solo 2022 di circa 150 miliardi per quanto riguarda la raccolta complessiva di gioco. Un boom rispetto a tre anni fa quando si registravano rispettivamente 131 e 110 miliardi di euro. E con una novità, lo spostamento sempre più incessante verso i giochi sul web. Un retail che aumenta fino a 61 miliardi di euro, con una raccolta sul gioco online di 70 miliardi circa.

Se ti va lascia un like alla nostra pagina Facebook e seguici su Twitter

Trending