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Cinghiali in città? Spunta l’emendamento di FdI per abbatterli

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Cinghiali in città caccia
Foto di Michal Renčo da Pixabay

Nella nuova Legge di Bilancio spunta un emendamento per consentire l’abbattimento dei cinghiali anche in città e nelle aree protette.

Inserita nella nuova Legge di Bilancio un emendamento che permetterebbe di abbattere i cinghiali anche in città.

Che i cinghiali sempre più spesso invadano zone fortemente antropizzate, creando problemi anche alla viabilità e un dato di fatto.

Le immagini di famiglie di cinghiali che attraversano le strade di Roma hanno fatto tenerezza da un lato e creato polemiche, dall’altro.

Con il nuovo emendamento, a prima firma del capogruppo di FdI Tommaso Foti, i cinghiali in città potrebbero avere i giorni contati. Non solo loro anche altra fauna selvatica

L’emendamento di Fratelli d’Italia, infatti, apre alla possibilità di abbattere la fauna selvatica per motivi di sicurezza stradale anche in aree protette e in città.

Non è tutto. Se gli animali abbattuti supereranno le analisi igienico sanitarie potranno anche essere destinati al consumo alimentare, in somma finire a tavola.

La prima levata di scudi è giunta dalle associazioni animaliste ed ambientaliste. L’emendamento, tuttavia, inizialmente giudicato inammissibile, è stato riammesso tra quelli giudicati “segnalati”.

La proposta prevede l’adozione di un “Piano straordinario quinquennale per la gestione e il contenimento della fauna selvatica”. Quest’ultimo sarebbe attuabile attraverso “abbattimento e cattura”.

Tale “contenimento” è previsto anche per le zone dove la caccia notoriamente è vietata, quindi aree protette e le aree urbane. Previsti abbattimenti anche durante il silenzio venatorio e nei periodi di divieto.

Niente paura, però, non si vedranno orde di cacciatori con doppietta in spalla caricata a pallettoni che spareranno ai cinghiali in città o nei parchi pubblici a qualunque ora del giorno e della notte.

Le operazioni avverranno – secondo l’emendamento – sotto la coordinazione del Comando Unità per la Tutela Forestale, Ambientale e Agrolimentare dei Carabinieri. I militari potranno avvalersi di cacciatori riconosciuti, delle guardie venatorie e degli agenti delle Polizie locali e provinciali, purché abbiano la licenza.

Nettamente contrari all’inserimento della norma della legge di bilancio i deputati di Alleanza Verdi e Sinistra. Temono, infatti, che se dovesse essere approvato l’emendamento, sarebbe autorizzata la caccia nelle aree protette dove attualmente è vietato cacciare per legge. Hanno inoltre avanzato un problema di metodo. Si tratterebbe di un provvedimento ordinamentale che incompatibile don la Legge di Bilancio.

Le associazioni ambientaliste, invece, chiedono di bocciare l’emendamento perché potrebbe portare ad una mattanza indiscriminata oltre che mettere in pericolo la pubblica incolumità.

Le preoccupazioni, da una parte e le ragioni, dall’altra ci sono tutte. Prima di pensare ai fucili, però, sarebbe interessante analizzare le cause per le quali la fauna selvatica invade le città. Questa potrebbe essere individuata nei rifiuti in strada.

Dei rifiuti in strada a Roma – dove il fenomeno dei cinghiali sembra essere più attenzionato – non ne parla più nessuno. Ma potrebbe essere proprio quella la causa: un pasto a buon mercato e di facile reperimento per i cinghiali e, perché no, anche per i gabbiani.

Potrebbe essere un bene pensare alla rimozione dei rifiuti piuttosto che sparare in città e nelle aree protette e durante i periodi in cui la caccia è vietata.

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