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Politica

Inquinamento della politica, appello di 28 parlamentari: “Atti concreti contro le infiltrazioni della camorra”

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Montecitorio - Di Vlad Lesnov, CC BY 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=52990589

Inquinamento della politica. I parlamentari: Siamo di fronte ad una vera e propria emergenza democratica con migliaia di cittadini privati di diritti costituzionali

Inquinamento della politica. In una nota stampa congiunta ben 28 parlamentari tra senatori e deputati lanciano un appello affinché la politica recida i rapporti con la camorra.

“Due clan avrebbero sponsorizzato dei candidati alle elezioni del rinnovo del Consiglio comunale di Grumo Nevano in provincia di Napoli. Lo denunciamo da tempo: la camorra si relaziona con l’imprenditoria, con la finanza e con la politica”. Così i parlamentari e i senatori hanno esordito in una nota inviata in redazione

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“E se la politica non recide i suoi rapporti con la camorra non riusciremo a sradicare questo fenomeno. Siamo di fronte ad una vera e propria emergenza democratica con migliaia di cittadini privati di diritti costituzionali: pensiamo al comune di Castellammare di Stabia sciolto per infiltrazioni della camorra, a giorni potrebbero essere sciolti dal Consiglio dei ministri anche Torre Annunziata e San Giuseppe Vesuviano, stessi provvedimenti già sono stati adottati per Sant’Antimo, Villaricca, Marano”. Hanno ancora proseguito.

“Di recente abbiamo segnalato aspetti problematici anche per il Comune  di Melito di Napoli e, date le notizie di oggi, la stessa cosa dovrà esser fatta per Grumo Nevano. Proprio oggi, infatti,  a seguito di indagini della Direzione distrettuale antimafia sono stati arrestati esponenti di due clan che avrebbero sostenuto nella competizione elettorale del 2019 a Grumo Nevano dei candidati di cui uno eletto e presente in maggioranza.” Hanno proseguito i parlamentari

“Gran parte della politica è assente, anche di fronte alle sollecitazioni del Prefetto di Napoli, Claudio Palomba, che recentemente in Commissione antimafia aveva sollevato il problema dell’inquinamento politico e della selezione delle classi dirigenti”. Hanno sottolineato i 28.

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“Noi sosteniamo che i partiti, le liste civiche, i movimenti devono impegnarsi con atti concreti e riscontrabili a non candidare alle elezioni comunali coloro i cui nomi sono associabili a gruppi della criminalità organizzata presenti sul territorio. C’è bisogno di trasparenza, di etica nella politica, di legalità nella gestione della cosa pubblica”. Così hanno concluso i 28 parlamentari

I parlamentari eletti a Napoli e provincia: Sandro Ruotolo, Maria Domenica Castellone, Valeria Valente, Paolo Siani,  Gilda Sportiello, Salvatore Micillo, Paola Nugnes, Vincenzo Presutto, Gianluca Cantalamessa, Carmen di Lauro, Iolanda Di Stasio, Paolo Russo, Andrea Caso, Raffaele Mautone, Nicola Morra, Alessandro Amitrano, Doriana Sarli, Silvana Nappi, Raffaele Topo, Teresa Manzo, Francesco Urraro, Luigi Gallo, Luigi Iovino, Sergio Puglia, Sergio Vaccaro, Conny Giordano, Silvana Giannuzzi, Gianfranco Di Sarno.

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