Quantcast
Connettiti con noi

Entertainment

Il vero “primo cittadino qualianese” … un ritrovamento di grande importanza

Pubblicato

il

ComuneQualiano sarcofago

Prendiamo spunto da un bel post social del dottor Antonio Puzo per caldeggiare vivamente la sua proposta

Lanciamo anche noi dalle pagine del nostro quotidiano riprendendo la proposta del dottor Antonio Puzo di intitolare qualcosa nel Comune a memoria di quello che potremmo considerare il Primo Cittadino assoluto di Qualiano:

Qualiano e il nome del suo primo cittadino
Non conosciamo molto di quella che era la vita di chi ci ha preceduto a Qualiano per quando dai reperti archeologici comprendiamo che il nucleo è stato abitato sicuramente già da epoca Osca. Ma per una serie di strani eventi ci è pervenuto il nome di un suo giovanissimo e sfortunato concittadino L. Fl (avius) Anthus Maximianus , morto all’età di sedici anni , fra il II e il III d.C. . Il sarcofago fu rinvenuto nel 1787 nella zona identificata fra il quadrivio e il ponte di Suriente, nei pressi di quella che viene indicata come casa rurale dei signori Micilli. Forse non abbiamo la certezza che sia vissuto proprio qui, ma dalla ricchezza del sarcofago fatto realizzare per un sedicenne, immagino che i genitori l’abbiano posto non troppo lontano da loro per permettere quel rito delle libagioni di tradizione romana. Credo che sia il primo nome che conosciamo di chi ci ha preceduti qui, per quanto lo apprendiamo per la sua precoce fine.
Sarebbe bello se al nome di questo primo e giovane cittadino fosse intitolato qualcosa nel Comune, sarebbe meraviglioso se si riuscisse a rintracciare dove è il sarcofago e lo si riportasse dove lo posero le mani di chi lo amò in vita.

A.P.

Pubblicità

Il fascino storico di questa notizia è immenso. Vi riporto un estratto della descrizione del sarcofago per farvi cogliere l’importanza del ritrovamento, come del resto sottolinea lo stesso dottor Puzo:

Il sarcofago appartiene alla ricca tipologia di arche decorate a ghirlande, teste di gorgoni nelle lunette e clipeus centrale con iscrizione; gli angoli sono resi con torce fiammeggianti. Un modello riferibile per provenienza all’ampio ambito delle lavorazioni microasiatiche, il più delle volte rifiniti o talvolta addirittura prodotti, con risultati poco apprezzabili, anche in Italia, e databile ancora alla prima età severiana.
Cit. Forme di aggregazione nel mondo romano – Lo Cascio e Merola

Facciamo eco allora alla proposta fatta dal dottore e chiediamo che possa esse presa in considerazione dall’attuale amministrazione comunale visto il grande spessore culturale e storico che porta di cui si fa promotrice assoluta.

Pubblicità

Pubblicità