Cronaca
Truffe ad assicurazioni, smantellata organizzazione a Santa Maria CV
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3 anni fail
Arrestate 6 persone: 5 sono ai domiciliari e una in carcere; su i sei gravi indizi di colpevolezza per truffe ad assicurazioni, furto, esteorsione e traffico di droga
Questa mattina i Carabinieri della Compagnia di Caserta, con il supporto dei comandi territoriali di competenza, hanno eseguito un’ordinanza cautelare nei confronti di sei persone. I sei sono indagati a vario titolo per i reati di associazione per delinquere finalizzata alla truffe in danno di compagnie assicurative, furto, estorsione e traffico illecito di sostanze stupefacenti.
Cinque degli indagati sono agli arresti domiciliari e uno in custodia in carcere. Ad emettere il provvedimento l’ufficio del Gip presso il Tribunale di Santa Maria C.V. su richiesta della locale Procura, al termine di una articolata indagine.
L’attività investigativa è partita nel gennaio del 2018 prendendo spunto dal tentativo di negoziazione di una assegno clonato presso un ufficio postate di Santa Maria Capua Vetere.
Ulteriori approfondimenti hanno permesso l’emersione di un articolato contesto criminale e di far venire alla luce una vera associazione a delinquere. Le indagini hanno, inoltre permesso di acquisire gravi indizi di colpevolezza nei confronti di due persone ritenute apicali nell’organizzazione. Si tratta, come riporta la nota della Procura, di P.S. e D.B.A. che, secondo gli inquirenti, avrebbero avuto la funzione di promotori delle azioni criminale e di “collante” tra i componenti del sodalizio criminale. Tali azioni si svolgevano attraverso la denuncia di falsi sinistri stradali non accaduti e anche attraverso la produzione di certificati medici “ideologicamente falsi”. Tali certificazioni, infatti, li avrebbero ottenuti inducendo in errore il personale medico in servizio presso gli ospedali locali in ordine alle lesioni di volta in volta refertate.
Lo scopo era quello di ottenere dalle compagnie assicurative il risarcimento dei danni per le lesioni personali che avrebbero causato incidenti stradali mai avvenuti. Ad inoltrare le domande due legali: C.A. e R. G. a loro volta raggiunti dalla misura cautelare. Il loro ruolo è significativo perché hanno istruito e curato la maggior parte dei falsi sinistri e avrebbero instaurato e mantenuto “nel tempo rapporti di fiducia e interesse con P. S. e altri membri del sodalizio”.
L’indagine ha inoltre permesso di portare alla luce il coinvolgimento di minori nelle loro attività legati a loro da rapporti di parentela.
In un occasione – come riporta la nota della Procura di Santa Maria CV – tre degli indagati tra cui la madre di un 11enne avrebbe procurato un lesione consistita “in un trauma facciale con escoriazioni al labbro inferiore e zigomo sx e frattura dei margini incisali di 21 e 22”. Il ragazzino in pronto soccorso era indotto a dichiarare al personale medico che le lesioni erano causate da un incidente stradale.
Le attività investigative hanno evinto gravi inidizi di colpevolezza in ordine ad un furto di una vettura avvenuto a Casagiove. Lo avrebbe commesso l’indagato C.A. su incarico di P.S. e D.B.A.. Il furto ha portato successivamente ad una estorsione, avvenuta mediante la tecnica del “cavallo di ritorno”. A portarla avanti C.A. e L.M.M. in danno del porpritario della vettura.
Emersi ulteriori gravi indizi di colpevolezza nei confronti di C.A. e P.S. – quest’ultimo mentre era agli arresti domiciliari – per reati legati al traffico di stupefacenti. A diffondere la notizia la Procura di Santa Maria Capua Vetere.
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