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Cronaca

Incendio Saviano, Arpac: aggiornamento concentrazioni inquinanti atmosferici

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Disponibile nuovo aggiornamento sul monitoraggio della qualità dell’aria per l’incendio di Saviano; i dati sul sito dell’ARPAC

È disponibile un nuovo aggiornamento sul monitoraggio della qualità dell’aria che l’Agenzia ambientale della Campania sta svolgendo in seguito all’incendio che nella notte tra il 18 e il 19 maggio ha interessato uno stabilimento di prodotti tessili situato a Saviano (Napoli) a via San Francesco da Assisi.

I dati registrati dal laboratorio mobile installato nel centro di Saviano e aggiornati a questa mattina sono stati resi disponibili sul sito agenziale (nella sezione Temi Ambientali / Aria / Qualità dell’Aria / Laboratori Mobili – https://www.arpacampania.it/web/guest/laboratori-mobili).

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Le misure rientrano tutte entro i limiti di legge e non evidenziano un andamento delle concentrazioni riconducibile all’incendio. Anche le concentrazioni medie giornaliere delle polveri sono inferiori ai limiti di legge e il loro aumento, in particolare nella giornata di ieri, risente dell’apporto di polveri sahariane che sta interessando il territorio regionale.

Un primo punto sulle attività in corso è stato reso dall’Agenzia lo scorso 20 maggio (si rimanda al relativo comunicato, https://www.arpacampania.it/-/incendio-di-saviano-monitoraggio-degli-inquinanti-atmosferici).

Le concentrazioni degli inquinanti atmosferici nelle prime ore successive all’inizio dell’evento sono state rilevate dalle stazioni di monitoraggio della rete fissa gestita dall’Agenzia, tra cui la più vicina è quella situata a San Vitaliano, a circa cinque chilometri dal luogo colpito dalle fiamme, dove non si sono registrati significativi aumenti delle concentrazioni degli inquinanti chiaramente riconducibili all’incendio.

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Le stazioni fisse di monitoraggio e il laboratorio mobile appositamente posizionato dall’Agenzia permettono di rilevare le concentrazioni di diversi inquinanti atmosferici, tra questi le polveri sottili PM10, monossido di carbonio (CO), biossido di azoto (NO2) e benzene.

È in corso inoltre il monitoraggio delle diossine eventualmente disperse in atmosfera, i cui risultati necessitano di un tempo di elaborazione più lungo.

In funzione delle concentrazioni di inquinanti rilevate nell’aria si valuterà la possibilità di realizzare infine prelievi di terreno superficiale (top soil) in base alle elaborazioni sulle aree di possibile ricaduta degli inquinanti.

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Nota stampa ARPA Campania

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