I Carabinieri del NOE di Salerno hanno provveduto a denunciare 3 persone. L’impianto di Eboli produceva 500 Tonn. in più al mese rispetto al limite imposto
Continuata l’azione di
controllo dei Carabinieri
del Comando per la Tutela Ambientale
per contrastare il fenomeno delle violazioni in materia ambientale
presso i principali impianti di trattamento di rifiuti della
Provincia di Salerno.
Ad Eboli, nell’ambito di una
mirata attività d’indagine coordinata dalla Procura della
Repubblica di Salerno, i Carabinieri
del N.O.E.
di Salerno hanno
dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo di un impianto
di compostaggio e stabilizzazione delle frazioni organiche.
La misura cautelare è
scaturita anche a seguito di numerose segnalazioni ed esposti giunti
da locali comitati ambientalisti e cittadini residenti nelle aree
limitrofe all’impianto per miasmi percepiti fino al limitrofo
centro abitato.
Nel corso di attività
ispettive condotte dai militari del N.O.E.,
coadiuvati da personale ispettivo dell’ARPAC di Salerno, tra giugno
2017 e ottobre 2019, è emerso che per le operazioni di recupero dei
rifiuti urbani provenienti dalla raccolta differenziata l’impianto
riceveva quantitativi di rifiuti biodegradabili di cucine e mense e
rifiuti biodegradabili notevolmente superiori rispetto ai limiti
imposti, producendo un esubero mensile di circa 500
tonnellate.
Il superamento costante dei
quantitativi consentiti, aggiunto alle operazioni di deposito e alla
triturazione eseguita nel piazzale esterno dell’impianto, hanno
causato le emissioni nauseabonde avvertite dalla popolazione.
Il valore complessivo del sequestro ammonta a circa 10.000.000 di Euro.
Nota stampa Carabinieri Nucleo Operativo Ecologico Salerno