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“Hoshana”, il romanzo di Monica Brogi
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4 settimane fail
In Hoshana, con un linguaggio raffinato e lirico, Monica Brogi racconta un’avvincente storia che parla di sperimentazione eugenetica, di un gruppo di persone senza scrupoli
Casa editrice: Masso delle Fate Edizioni
Collana: Impronte
Genere: Narrativa/Distopico
Pagine: 136
Prezzo: 15,00 €
“Hoshana” di Monica Brogi è un distopico ambientato ai tempi della pandemia di coronavirus; il romanzo ha un legame speciale con un altro testo dell’autrice, l’operetta poetico-sapienziale “Genealogia dei resti”, in cui si riportano le sagge parole di uno dei due personaggi principali di “Hoshana”: Druido. “Genealogia dei resti” è il lascito che Druido consegna all’umanità, è la testimonianza del suo percorso esistenziale: «L’origine dei resti è data dal legame tra il mondo di Sopra e il mondo di Sotto, dall’unione tra l’esperienza e la Sapienza.
L’assenza del dialogo fra i due mondi crea posti d’inferno, zone franche di spasimo raccapricciante in cui dominano la superbia di Lucifero, l’avidità di Mammona, l’invidia del Leviatano.
Serve una rivolta, la rivolta del discernimento, definire il limite che separa il Sopra, il mondo degli Uni, dal Sotto, il mondo dello Zero, la quintessenza; in questo modo si può ristabilire un dialogo creativo che permetta all’“Eterno Otto che dorme”, l’infinito, di rendere vibrante il connubio tra le due realtà».
Monica Brogi presenta un’opera immaginifica e profonda, incentrata su due amici che cercano di salvare la razza umana da un complotto letale; Dimitri ha incontrato Druido nel 1959 alla fiera del bestiame di Padova: da quel giorno, ogni momento trascorso con lui è stato magico e ha portato significato e poesia nella sua vita.
Druido, instancabile ricercatore della genealogia dei resti, è diventato il suo migliore amico e, negli anni, gli ha svelato verità preziose fino all’ultima, la più importante e drammatica, legata alla dimostrazione di un Crimine contro l’umanità: è infatti in atto da tempo una sperimentazione scientifica correlata alla tratta di esseri umani, che vengono utilizzati per il trapianto di organi e per fare ricerche sulle modificazioni genetiche.
Alcuni bambini vengono addirittura “coltivati” per questi ignobili scopi, e Druido è stato uno di loro: all’età di cinque anni è stato portato presso l’Oasi dei Narcisi, una “riserva” in cui i bambini sono destinati a divenire ritagli vitali per innesti umani; prima, però, vengono coccolati, istruiti e resi perfetti in ogni aspetto.
Druido è scampato a quella orribile morte ma l’Oasi dei Narcisi è ancora lì, e chi l’ha istituita e la porta avanti deve essere fermato.
Con un linguaggio raffinato e lirico, Monica Brogi racconta un’avvincente storia che parla di sperimentazione eugenetica, di un gruppo di persone senza scrupoli che vogliono sostituirsi alle leggi della natura, e di due amici coraggiosi che metteranno a repentaglio la loro stessa vita per ribellarsi a un tale abominio.
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