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Politica

Autonomia differenziata: stoccata di Tajani sui lep a Salvini, su Ius Scholae parole caute

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Dopo l’intervento di FdI, Tajani più cauto sui tempi dello Ius Scholae. Il leader di FI però dà una stoccata a Salvini: priorità ai Lep

Se sul ruolo che dovrà avere Fitto in Europa sono tutti d’accordo quindi non vi sarà nessuna sorpresa dal vertice tra Meloni, Salvini e Tajani, ci aspetteremo ben altri toni su altri temi.

Tajani infatti lavora di fioretto e nemmeno tanto spiegando, in un’intervista a RTL, che nemmeno quota 41 è nel programma di Governo, ma che comunque se ne discute. L’inciso del leadere di Forza Italia riferice alla riforma delle pensioni tanto cara alla Lega.

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La stoccata è arrivata però quando Tajani ha parlato di Lep (i livelli essenziali di prestazioni) legati all’Autonomia differenziata. L’applicazione della norma – secondo Forza Italia – dovrà avvenire solo l’approvazione dei livelli essenziali di prestazioni che, con dovranno garantire tutti i cittadini da Nord a Sud, secondo un ordine del giorno voluto fortemente da FI.

Tale situazione fa venire il mal di pancia alla Lega e tra settembre ed ottobre dovrebbero iniziare i negoziati con le quattro regioni ovvero Liguria, Lombardia, Piemonte e Veneto. Queste infatti hanno chiesto le materie ma non hanno parlato di Lep.

Nel frattempo il quorum per il referendum per abolire la riforma dell’Autonomia differenziata voluta da calderoli è raggiiunto e, accanto a questo, vi è l’impugnazione davanti alla Corte costituzionale avanzato dalla Regione Campania alla quale si sono aggiunte altre quattro a Guida centro sinistra.

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Tajani però sul questo punto è molto chiaro ed ha spiegato che non ci sarà mai un governo FI-M5S o FI-PD. Ribadisce chiaramente che il partito che guida è rappresenta il centro del centro-destra ed è intenzionato ad occupare lo spazione che si è creato tra Schlein e Meloni. Ha ribadito inoltre che il Governo non cadrà.

Una forte irritazione Tajani l’ha provocato sul tema della cittadinanza. La premier Meloni, in silezio per due settimane di relax in Puglia, avrebbe comunque fatto trapelare il suo disappuntro attraverso Fratelli d’Italia che ha spiegato che il tema della cittadinanza non è all’ordine del giorno.

Sarà chiarito anche nel vertice di venerdi dalla premier? Si avvicinerà una nuova delusione per i figli degli immigrati nati in Italia che frequentano le nostre scuole?

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Ad ogni modo, dopo il primo chiarimento del partito di FdI, Tajani ha proferito parole più caute: “Il tema della cittadinanza va affrontato, ma non è centrale in questi giorni” e “non lo sarà nemmeno al vertice di Governo”.

Il tema della cittadinanza è acceso e non sarà certo nelle intenzioni delle opposizioni farlo spegnere. Pronto a rilanciare sulla questione il ramo progressista del parlamento, in questo caso come si comporterà Tajani?

Il Movimento 5 Stelle, infatti, pronto a chiedere la caledarizzazione dello Ius Scholae alla prima seduta del Senato.

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Ma nel vertice di venerdì ci saranno altre priorità tra cui anche le deleghe del commissario italiano Ue Fitto e i principali capitoli della manovra (forse da 25 miliardi). Su tale tema potrebbero esserci attriti e conseguenti scintille. Pensioni minime, rifinanziameto per i mutui ai giovani e interventi a favore del ceto medio sono i temi caldi, ma è già chiaro che la coperta è corta.

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