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Crollo Storico a Tokyo: mercati globali in rosso

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Il Nikkei perde il 12,40%, la maggiore flessione giornaliera di sempre, mentre le borse europee e i mercati globali crollano sotto il peso della crisi economica e delle incertezze geopolitiche.

La Borsa di Tokyo ha vissuto una giornata nera, segnando la maggiore flessione giornaliera della sua storia a causa dei crescenti timori di una imminente recessione negli Stati Uniti e della rivalutazione dello yen. L’indice di riferimento Nikkei ha subito una pesante perdita del 12,40%, chiudendo a quota 31.458,42, con un crollo di 4.458,42 punti. La valuta giapponese si è apprezzata rispetto al dollaro, con un cambio fissato a 142,20, mentre rispetto all’euro il cambio è sceso a 154,90.

In Europa, dopo un avvio relativamente tranquillo con cali sotto il 2%, anche i listini azionari hanno subito una forte caduta. A Piazza Affari, l’indice Ftse Mib è arrivato a perdere il 4%, stabilizzandosi poi con perdite superiori ai tre punti percentuali. Tra i titoli maggiormente colpiti, spiccano Tim, che ha registrato un calo del 9% chiudendo a 0,2 euro, e le banche, con Mps e la Popolare di Sondrio che hanno perso oltre l’8%.

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Il clima di incertezza si è riflesso anche sui mercati obbligazionari. Lo spread tra Btp italiani e Bund tedeschi a 10 anni è aumentato, passando da 146 a 153 punti base, mentre il rendimento del Btp si è attestato al 3,61%. L’aumento dello spread è dovuto principalmente alla discesa dei tassi del Bund, considerato un bene rifugio in momenti di forte tensione. Anche i tassi dei titoli di Stato USA sono scesi di circa 10 punti base.

Il panico si è diffuso in tutto il Vecchio Continente, con tutte le principali borse europee in ampio calo all’avvio delle contrattazioni. Il listino peggiore è stato quello di Amsterdam, che ha ceduto il 3,5%, seguito da Francoforte con una perdita del 2,8%. Anche le borse di Madrid (-2,7%), Parigi (-2,5%) e Londra (-2,2%) hanno registrato significative perdite.

La situazione è ulteriormente aggravata dalla crescente tensione geopolitica, con l’attesa di un possibile attacco militare dell’Iran a Israele, che ha contribuito ad alimentare il nervosismo sui mercati.

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La giornata di oggi verrà ricordata come una delle più cupe nella storia recente delle borse, con gli investitori che guardano con apprensione al futuro prossimo.




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